GROSSETO – Siamo vicini al Natale e sarebbe meglio non tirar fuori argomenti che inneggiano all’uso delle mani (che vanno tenute a posto sempre, non solo sotto Natale…), ma per la nostra rubrica settimanale facciamo un piccolo strappo (gergale) alla regola.
Ebbene, quando a qualcuno gliele prometti, se sei maremmano non dici: “Ti do un pugno”, oppure “Ti do uno schiaffo”; vai giù più duro: “se un na fai finita ti pianto una labbrata!” La labbrata, badate bene, si da sui “labbri”, non sulle labbra! Si può anche dire: “Ti pianto una lecca!”, oppure, per essere ancora più “tosti”, si può promettere una labbrata nel muso “…che Ti cambio i connotati”.
Una labbrata è molto di più di uno schiaffo: da proprio l’idea della forza ” ‘gnorante” con cui ci si rivolge a chi in quel momento ci sta mandando fuori dai gangheri!