GROSSETO – “Per i gazebo in arrivo novità e semplificazioni dal Comune di Grosseto. Peccato che arrivino con due anni di ritardo, quando la maggior parte delle appendici sono ormai state smontate” a dirlo, in una nota, Ascom Confcommercio di Grosseto.
«Le associazioni di categoria hanno partecipato ad un incontro con l’assessore del comune di Grosseto Fabrizio Rossi – spiega la nota – dove sono state illustrate diverse novità introdotte con il nuovo regolamento Cosap che disciplina le varie fattispecie di occupazione di suolo pubblico. In particolare sono stati evidenziati molti cambiamenti che rendono più semplice ottenere le autorizzazioni necessarie per la costruzione dei cosiddetti gazebo, quelle strutture chiuse annesse a bar e ristoranti che consentono di ampliarne la superficie e di dare ai clienti un’offerta più ampia”.
“Tutto bene quindi? Per la Confcommercio Grosseto la risposta è categorica – sottolinea la nota – niente affatto. Questa è solo la dimostrazione che si sarebbe potuto fare due anni fa quello che si è fatto oggi. E’ la dimostrazione che si è lavorato per due anni in modo approssimativo, senza il necessario coordinamento tra gli uffici e con tempi biblici. E’ servito oltre un anno per fare un bando, tempo e risorse per stilare le graduatorie e costringere in questo frattempo molti esercizi a rinunciare al gazebo. E oggi arriva un colpo di bacchetta magica e rende facile ciò che fino a ieri era difficile”.
Sempre da Confcommercio Grosseto incalzano: “Non è compito nostro sindacare i perché e i percome. Noi guardiamo i fatti. C’erano decine di gazebo in giro per la città e ora ne vediamo uno, forse due. Nel frattempo molti hanno rinunciato. Qualcuno ha chiuso l’attività o sta pensando di chiuderla. C’è un caso, emblematico, in piazza Tripoli, di un esercizio che era un punto di riferimento per i giovani, un luogo illuminato a presidio di una piazza buia e desolata, sempre frequentatissimo. Ora questo locale è semideserto e in procinto di firmare la resa. Appare evidente che non abbiamo nulla da festeggiare e abbiamo molto, moltissimo, da recriminare”.