GROSSETO – Con la consegna degli attestati è terminato oggi il 56° corso soccorritori militari dell’Esercito. Si sono infatti, appena concluse, le ultime sessioni di esami che nei giorni scorsi hanno coronato le quattro settimane dell’impegnativo iter del corso che, in questa occasione, è stato svolto interamente presso la sede del reggimento “Savoia Cavalleria” (3°) in Grosseto.
Secondo le direttive contenute nel Protocollo d’intesa stilato tra il Ministero della Difesa ed il Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, il personale frequentatore, proveniente da numerosi reparti del Paese, è stato sottoposto ad una severa selezione d’ingresso per poi essere avviato alla partecipazione del corso vero proprio.
Dopo una prima fase, basata su lezioni di anatomia e fisiologia, superando un test intermedio, gli aspiranti soccorritori hanno dovuto conseguire la qualifica BLS (basic life support) per accedere alla parte, teorica e pratica, dedicata all’acquisizione delle tecniche e manovre salvavita. Quest’ultima fase ha visto gli istruttori approntare realistici scenari operativi con differenti casistiche d’intervento per valutare la completa assimilazione dei programmi sviluppati.
Fondamentale nelle molteplici missioni internazionali che vedono impegnato l’Esercito, la figura del soccorritore militare è diventata, nel corso degli ultimi anni, elemento imprescindibile nelle attività tattiche svolte dalle unità sul terreno.