GROSSETO – Sono cominciati mercoledì 12 dicembre gli incontri organizzati dal centro di ascolto Sam Grosseto all’interno del carcere, per incontrare alcuni detenuti che hanno aderito all’iniziativa. L’obiettivo è quello di poter aiutare gli stessi soggetti offrendo loro il servizio di consulenza e ascolto per uomini che agiscono violenza. Lo sportello Sam è aperto dal marzo 2018 e offre questo servizio anche alla popolazione attraverso uno spazio di ascolto nella palazzina di psicologia, nel centro direzionale della Asl Toscana Sud Est a Villa Pizzetti il venerdì pomeriggio.
Sam, spazio ascolto uomini maltrattanti, nasce dal progetto “Together in rose: rafforzamento e potenziamento dei centri antiviolenza e dei servizi di assistenza alle donne vittime di violenza e ai loro figli e per il rafforzamento della rete dei servizi territoriali”, che vede il Coeso Società della Salute capofila, l’Asl Toscana sud est e la rete Codice Rosa, le ex SdS Amiata Grossetana e Colline Metallifere, la Provincia di Grosseto e l’associazione Olympia De Gouges insieme per promuovere azioni a sostegno delle donne maltrattate. E proprio nei giorni scorsi, i professionisti di Asl e Coeso hanno fatto un primo incontro con il personale del Carcere e i detenuti che hanno deciso di aderire al percorso.
“Abbiamo riscontrato una grande disponibilità – hanno spiegato Rita Mattafirri, psichiatra dell’Azienda Usl Toscana sud est insieme agli operatori dello sportello – da parte delle persone che hanno partecipato in maniera molto attiva. L’incontro è stato stimolante e interattivo. Adesso continueremo con i colloqui individuali per conoscere meglio le singole persone e calibrare le modalità di intervento, mentre da gennaio si prevede l’attivazione degli incontri di gruppo”.
Per contrastare la violenza sulle donne, infatti, è fondamentale anche intervenire e coinvolgere gli uomini che agiscono violenza nelle relazioni affettive attraverso dei programmi volti a una responsabilizzazione. “Una maggiore consapevolezza da parte degli uomini violenti – ha detto Renza Capaccioli, responsabile dell’Unità funzionali servizi sociali residenziali e territoriali del Coeso SdS – determina la possibilità di cambiamento. E’ fondamentale inoltre poter riflettere e conoscere sulle conseguenze e la sofferenza che comporta una relazione violenta sulla donna ed i figli, sia nel breve che nel lungo periodo”. Anche per questo i programmi destinati agli autori di comportamento violento sono inseriti nell’ambito delle azioni di prevenzione sul tema della violenza contro le donne secondo quanto stabilito dalla convenzione di Istanbul del 2011.
“La collaborazione con lo sportello Sam – ha sottolineato Maria Cristina Morrone, direttore della Casa circondariale di Grosseto – è un’occasione importante di confronto e di riflessione per i detenuti che ne fanno parte. Grazie a questo progetto si crea un ponte con il territorio grossetano e i suoi servizi, con il duplice obiettivo di far conoscere agli uomini uno spazio di ascolto specifico, che potranno frequentare anche quando avranno lasciato il carcere, ed entrare a far parte della rete di contrasto alla violenza di genere compiendo una vera opera di prevenzione a 360 gradi”.
Lo sportello SAM Grosseto è aperto ogni venerdì dalle 15 alle 19, ed è collegato a un servizio di assistenza telefonica dedicata. Per informazioni è possibile telefonare al numero 337/1395542 o scrivere all’indirizzo mail: samcoeso@gmail.com.