GROSSETO – Prima riunione in prefettura dopo la firma del protocollo di intesa “Controllo di vicinato”. Nell’occasione l’assessore alla sicurezza Fausto Turbanti ha ringraziato il Prefetto e le Forze dell’Ordine, oltre agli agenti della polizia municipale guidati da Felice Carullo: “E’ ufficialmente iniziato il Controllo di vicinato – spiegano il sindaco di Grosseto Antonfrancesco Vivarelli Colonna e l’assessore Fausto Turbanti – un progetto valido, utile per sensibilizzare i cittadini sulla sicurezza e su quanto possa essere importante la collaborazione con le Forze dell’Ordine. Attualmente i cinque coordinatori (zona Centro Storico, Barbanella-Verde Maremma, via Norvegia/via Polonia, Rispescia, Squadre Basse – Chiocciolaia – Cernaia) hanno la possibilità, con le chat che hanno creato, di raggiungere istantaneamente circa 100/120 persone ciascuno: questo per inviare le segnalazioni del caso.
A metà gennaio si terrà il primo incontro formativo, proprio in prefettura, aperto a tutti i soggetti che hanno aderito al Controllo di vicinato. Questo per definire ancora meglio il funzionamento e le modalità di applicazione di questo strumento. Gli altri incontri, avverranno a rotazione tra Questura, Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia municipale, nell’occasione saranno fatte visitare contestualmente alla formazione anche le rispettive strutture e le centrali operative. Sono questi incontri di grande utilità perché hanno anche un valore aggiuntivo, cioè quello di far conoscere ai cittadini in che modo opera effettivamente la macchina della sicurezza”.
Il “controllo di vicinato” è un progetto vuole incrementare le condizioni di sicurezza effettiva e percepita dalla cittadinanza e punta a coinvolgere il cittadino nella cura del territorio e nel controllo di attività criminali e comportamenti sospetti, per poter contribuire alla prevenzione di qualsiasi forma di degrado urbano.
L’obiettivo è quello di implementare le misure d’intervento tradizionali a tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica, grazie alla valorizzazione di forme di controllo sociale del territorio, innalzare i livelli di consapevolezza dei cittadini sulle problematiche della città, il tutto sempre a supporto delle tradizionali attività istituzionali delle forze di polizia. Aspetto essenziale è anche la promozione di una sicurezza partecipata attraverso formule e modalità di reciproca attenzione e il favorire la coesione sociale e solidale tra i cittadini in generale e fra quelli di una determinata porzione della città.
Ad un livello pratico, i cittadini che compongono il gruppo di “Controllo di vicinato” devono svolgere esclusivamente un’attivita di osservazione, segnalando quei fatti e quelle circostanze ritenute sospette alla quale possono trovarsi ad assistere: ad esempio rumori, allarmi, il passaggio di macchine o persone sospette. A maggior ragione, in quei casi di flagranza di reato, il cittadino deve assolutamente fare ricorso ai numeri telefonici ordinari d’emergenza (112,113,117) in quanto e’ difatti assolutamente vietato l’intervento in prima persona. Ad ogni modo, per ogni evenienza, i cittadini facenti parte del gruppo di “Controllo di vicinato” si devono limitare a trasmettere ai “coordinatori” le informazioni rilevanti, astenendosi assolutamente dall’intervento diretto.