GAVORRANO – Cancelli chiusi e sigilli davanti all’ingresso della cava della Vallina di Gavorrano. L’azienda Edilcave Srl, con sede a Cannavota nel comune di Follonica e concessionaria della cava gavorranese, è fallita. Dopo anni di tira e molla giudiziario l’azienda della famiglia Rondelli è stata chiusa su ordine del tribunale di Grosseto e il curatore fallimentare ha sospeso ogni attività lavorativa.
Quello che resta, oltre a un ripristino ambientale incerto della cava, sono nove operai senza lavoro con speranze pari a zero di essere riassunti dal vecchio datore di lavoro. Da mesi a loro non è stato versato lo stipendio o solo in minima parte e la loro prospettiva più prossima sono gli ammortizzatori sociali. Al loro fianco Gianni Bracciali, rappresentante sindacale Cgil del settore edile. Insieme agli operai è stato invitato dal sindaco Andrea Biondi all’odierna seduta del consiglio comunale perché «è importante che la comunità conosca il dramma di questi lavoratori».
«In 30 anni di attività –spiega Gianni Bracciali- l’azienda è fallita quattro volte e la prospettiva attuale è di poche speranze. Siamo confusi e amareggiati, i ragazzi hanno sempre lavorato nonostante riscuotessero solo parte dello stipendio nella speranza di un recupero dei crediti. Solo loro avanzano tra i 200 e 300mila euro oltre a tutti gli altri che negli anni se ne sono andati. Piano piano siamo arrivati al peggio – racconta anche un operaio presente questa mattina -. Proprio sotto natale tocca a noi ma soprattutto alle nostre famiglie».
«Nel ruolo di sindaco – aggiunge Andrea Biondi – mi sento disarmato. Non solo siete senza stipendio ma oggi anche senza speranza. La nostra vicinanza è reale. Purtroppo nei confronti di un soggetto privato la pubblica amministrazione può solo dare degli stimoli».
A tal proposito il primo cittadino, insieme alle rappresentanze sindacali, lancia un appello alle altre aziende edili del territorio per trovare una nuova collocazione degli operai rimasti senza lavoro. Sono in corso dei colloqui con la Sales Spa, l’azienda con sede a Campiglia Marittima che sta effetuando le bonifiche dei bacini di San Giovanni nella frazione di Filare, ma l’amministrazione vorrebbe estendere l’attenzione anche alle altre imprese del settore.