GAVORRANO/SCARLINO – «Troppi e continui risultano ancora oggi i disservizi nella consegna a domicilio della posta da parte di Poste Italiane nei territori di Gavorrano e Scarlino» dirlo sono i due Sindaci Andrea Biondi e Marcello Stella, che uniscono le loro voci nella protesta verso la Direzione Provinciale di Grosseto facendosi portavoci delle numerose segnalazioni ricevute quasi quotidianamente dai propri concittadini, vittime inconsapevoli di una nuova riorganizzazione del servizio dei porta lettere iniziata lo scorso
Settembre.
«Sempre più spesso mi trovo costretto a rivolgermi direttamente ai referenti di zona di Poste Italiane per riportare segnalazioni raccolte dai cittadini – dice il Sindaco di Scarlino Marcello Stella – ma, nonostante le continue sollecitazioni, le problematiche rimangono. Come altri Sindaci d’Italia sono stato invitato alla Convention nazionale di Poste Italiane, ma non ho partecipato perchè è inaccettabile organizzare un evento alla presenza delle più alte cariche dello stato, senza affrontare le problematiche che vivono i nostri territori
considerati periferici».
«E’ certamente innegabile – chirisce Stella – che tramite la domiciliazione bancaria, la fatturazione elettronica, la posta certificata, sempre meno aziende e utenti utilizzano la distribuzione fisica della posta per ottemperare alle proprie necessità, come il pagamento delle bollette o l’invio di una raccomandata, ma è altrettanto vero che la necessaria riorganizzazione del servizio non può non tenere conto delle fascie più deboli della popolazione, come gli anziani, che fanno più fatica a rimanere aggiornati davanti all’innovazione dei processi. Si tratta di un servizio pubblico e non di un mero servizio commerciale, e come primi cittadini ci sentiamo in dovere di alzare la nostra voce verso questi disservizi».
Andrea Biondi, Sindaco di Gavorrano, condivide le parole del collega Stella e aggiunge: «Davanti a tale scenario non si può che parlare di disservizio strutturato, e non solo di casi isolati o sporadici legati al rodaggio della riorganizzazione del servizio di porta lettere, perchè è chiaro che la nuova riorganizzazione penalizza i territori limitrofi. Infatti non si è solo scelto di creare un unico centro logistico di area, nel nostro caso a Follonica, scelta che non ci siamo permessi di discutere inzialmente, ma di un taglio netto del servizio nei nostri Comuni. Tale situazione non può che vederci uniti per far sentire più forte la nostra protesta».
«Personalmente – conclude Biondi – ho anche raccolto testimonianze preoccupanti da parte dei singoli lavoratori, che sono messi a dura prova nell’espletamento del lavoro necessario proprio da questa riorganizzazione che Poste Italiane ha voluto, ma è necessario e fondamentale correggere il tiro. Come già fatto separatamente, stiamo pensando di convocare i referenti del territorio di Poste Italiane, questa volta insieme al Sindaco Stella per sottolineare la nostra volontà di non fermarci nel riportare all’azienda le istanze del territorio».