GROSSETO – Confartigianato Imprese Grosseto ha concluso al Teatro Moderno il programma delle celebrazioni per il settantesimo anniversario della fondazione dell’associazione di categoria. Una festa dedicata agli imprenditori associati, ai dipendenti, ai dirigenti e agli studenti, tra memoria e spettacolo: grande successo, con il teatro sold out, per la serata condotta da Moira Armini con ospiti davvero speciali. Dalla band grossetana Musica da ripostiglio all’attore Giacomo Moscato, che ha portato sul palco una delle sue opere più celebri, il “Delirio di un professore sadico”.
È stata la terza tappa dei festeggiamenti per il settantennale, dopo la serata di febbraio al Teatro degli Industri e l’evento di maggio al cinema Aurelia Antica Multisala con gli studenti. E proprio agli studenti è stato dedicato un momento importante anche nella festa al Teatro Moderno: sul palco, con Cristina Frascati e Francesco Gentili, i rappresentanti delle classi quarte e quinte degli istituti superiori maremmani (in tutto 250 studenti di cinque diversi istituti: Rosmini, Leopoldo di Lorena, Polo Bianciardi, Fossombroni, Manetti Porciatti, Iti di Arcidosso) che per più di un anno sono stati impegnati nel progetto di alternanza scuola-lavoro realizzato con Confartigianato in occasione dei 70 anni, legato ad aziende associate. A ogni istituto una targa premio e tanti gadget ai ragazzi. È stato presentato nel corso della serata anche il libro “Settant’anni, che storia!” che raccoglie venti interviste ad altrettanti imprenditori di aziende-simbolo dell’associazione, più altre 17 interviste video in un dvd allegato al libro. Un’opera che vuol essere un viaggio nella memoria per ripercorrere la storia di imprese in attività da decenni, che hanno tramandato la propria attività di generazione in generazione, ma anche uno sguardo rivolto al futuro di giovani imprenditori artigiani che hanno raccolto la sfida negli ultimi anni.
«Questa – ha detto il presidente di Confartigianato Imprese Grosseto, Giovanni Lamioni, sul palco con il segretario generale dell’associazione, Mauro Ciani – è la grande famiglia di Confartigianato. Una famiglia la cui esistenza si fonda su valori forti, condivisi, di persone che ogni giorno lavorano insieme. Gli artigiani da sempre sono il vero motore di sviluppo del territorio e, assieme all’agricoltura, rappresentano forse l’unico comparto le cui attività si prestano particolarmente ad essere tramandate di generazione in generazione. Questo significa storia, tradizione. Una storia che vogliamo celebrare dichiarandoci pronti a raccogliere, come sempre, le sfide che verranno». Inoltre il presidente Lamioni ha fatto un auspicio per Grosseto e per la sua Maremma: «Dobbiamo recuperare il senso del limite perché siamo diventati irosi, astiosi, quasi ultras da stadio, e invece dovremmo ritrovare la voglia di dialogare e trovare soluzioni comuni, anche perché in un pianeta che ha vissuto quattro estinzioni nessuno è indispensabile. E al contempo dovremmo ritrovare la voglia di volare alto, con coraggio e visione, disegnando un nuovo futuro per Grosseto e per la Maremma».
Una menzione particolare, sul grande schermo allestito sul palco, alle 104 aziende associate a Confartigianato Imprese Grosseto da più di 40 anni. L’associazione ha deciso di premiarne – simbolicamente – una, l’Officina Ciabatti e Boncioli, nella figura di Silio Boncioli. Gran finale con il medley di Musica da ripostiglio e tutti i dipendenti e i componenti del Consiglio d’amministrazione della grande famiglia di Confartigianato sul palco. Pronti per il 2019, settantunesimo anno di attività dell’associazione di categoria.