GROSSETO – «L’abbattimento dei pini di via Mascagni di viale Caravaggio e di via Telamonio è un illecito urbanistico. Sul punto non ci possono essere dubbi giacchè i filari alberati di quelle vie sono chiaramente identificati nella cartografia PR-04 Disciplina del paesaggio, come invariati strutturali» a dirlo è il gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle che si dichiara pronto a presentare un esposto in Procura.
«L’art. 60 del regolamento urbanistico del Comune di Grosseto – spiegano i consiglieri pentastellati in una nota- dopo aver stabilito che “Sono riconosciute quali invarianti strutturali del territorio gli elementi vegetazionali di arredo costituiti da individui appartenenti alle specie locali, quando rispondenti a criteri ordinatori come l’allineamento in filari lungo strade o percorsi in genere” stabilisce che “Gli elementi di invarianza sono soggetti a tutela nella loro consistenza materiale, botanica e simbolica, anche mediante azioni di ripristino degli elementi mancanti, nonché a valorizzazione culturale in quanto capisaldi visivi del paesaggio. A tal fine: l’impianto di alberature e siepi è limitato al reintegro di esemplari mancanti, morti o ammalorati, nel rispetto delle specie arboree e arbustive e delle sedi di impianto originarie; le formazioni a filare possono essere eventualmente potenziate attraverso l’impianto di esemplari della stessa specie lungo l’allineamento storicizzato”».
«L’art. 56, al comma 3, prevede – dice ancora il gruppo – che eventuali interventi di adeguamento funzionale che si rendano necessari per motivi di rilevante interesse pubblico devono essere progettati ed eseguiti con modalità compatibili con la tutela degli elementi di invarianza individuati dal presente titolo. Dall’esame degli atti del procedimento amministrativo che ha già portato all’abbattimento dei pini di via Telamonio e porterà, se non arrestato, all’abbattimento dei pini di via Mascagni e viale Caravaggio, si evince che l’Ufficio Lavori Pubblici non ha minimamente considerato che la invarianza della consistenza materiale botanica e simbolica preclude l’abbattimento di interi filari per i quali, come detto, è possibile al più solo il reintegro di esemplari mancanti, morti o ammalorati, nel rispetto delle specie arboree e arbustive, nè ha dato conto di quali sarebbero gli eventuali rilevanti interessi pubblici da salvaguardare».
«I consiglieri comunali Francesca Amore, Antonella Pisani, Daniela Lembo e Gianluigi Perruzza – conclude la nota – sono pronti a presentare esposto alla Procura della Repubblica per denunciare l’illecito urbanistico laddove questo dovesse essere attuato con l’abbattimento dei pini».