GROSSETO – «A spingere la ripresa della produzione è l’arrivo del Natale per il quale si stima quest’anno una spesa di 541 euro a famiglia in aumento del 3%». E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare l’aumento tendenziale dell’1% della produzione industriale ad ottobre secondo l’Istat, sulla base dei dati Deloitte.
«Tra i regali più gettonati – illustra Coldiretti in una nota – tecnologia, abbigliamento, e l’enogastronomia in deciso aumento anche per l’affermarsi di uno stile di vita attento alla riscoperta della tradizione a tavola, che si esprime con la preparazione fai da te di ricette personali per serate speciali o con omaggi per gli amici che ricordano i sapori e i profumi della tradizione. Da segnalare la preferenza accordata all’acquisto di prodotti Made in Italy anche per aiutare l’economia nazionale e garantire maggiori opportunità di lavoro a sostegno della ripresa. Ma a crescere è purtroppo anche il falso made in italy agroalimentare che vale 100 miliardi di euro in forte aumento rispetto ai 60 miliardi di cinque anni anche sotto la spinta degli accordi di libero scambio come il Ceta tra Unione Europea e Canada che ha di fatto legittimato il falso Made in Italy e che giustamente il Governo ha scelto di non ratificare».
«E’ per questo che Coldiretti – sottolinea la nota – ha promosso a Bruxelles insieme ad altre nove organizzazioni l’Iniziativa Europea dei Cittadini “EatORIGINal – Unmask your food” per estendere l’obbligo di indicare in etichetta l’origine di tutti gli alimenti. E Coldiretti Toscana con l’aiuto di tutti i cittadini della regione vuole dare il suo contributo all’iniziativa che in questi giorni si sta allargando con la raccolta firme in tutto il Paese. Nello scorso fine settimana a Food & Wine erano state raccolte sottoscrizioni di personaggi del mondo della politica e dell’agroalimentare. In questo week and tra le firme illustri raccolte quella di Leonardo Pieraccioni».
«L’attore fiorentino – spiega Coldiretti – ben volentieri ha accettato l’invito di Coldiretti e dei principali consorzi agroalimentari mugellani – Granaio dei Medici, Consorzio Pane del Mugello, CAF, Marrone del Mugello igp- e venerdì sera si è messo a tavola a La Commenda di Vicchio per assaggiare nuovamente le eccellenze della vallata che ha ospitato alcune scene del suo ultimo film “Se son rose”. Una serata davvero al 100% mugellana, nell’ambito della quale ha voluto aderire in modo convinto per donare ancora maggiore impulso alla petizione di Coldiretti “Stop cibo anonimo”, a tutela dei prodotti del nostro territorio. Ma occorre il sostegno di tutti i cittadini che potranno partecipare alla raccolta firme. Le occasioni di sottoscrizione non mancano da tutti i mercati di Campagna Amica, alle sedi Coldiretti su tutto il territorio e in alternativa anche online sul sito: http://sceglilorigine.coldiretti.it. Una battaglia di civiltà a cui la Toscana non potrà far mancare il proprio apporto».