FOLLONICA – «Il punto 18 del programma elettorale “Obbiettivo un milione di turisti” condanna, senza se e senza ma, l’amministrazione Benini» a dirlo è il movimento civico “Follonica nel cuore” in una nota.
«Nel programma – spiega la nota – si parlava di un progetto ad hoc per sviluppare nuove tipologie di turismo, non necessariamente legate alle attività balneari, ma ad oggi nulla di tutto ciò è avvenuto. In cinque anni l’amministrazione non è stata in grado di cambiare marcia e dare una svolta decisiva alla Città del Golfo: con notevoli conseguenze sulla crescita economica. Riportiamo alcuni dati sulle presenze turistiche rilevate dal 2013 a oggi: 2013: presenze 685.443; 2014: presenze 536.494; 2015: presenze 618.051; 2016: presenze 580.675; 2017: presenze 573.494».
«Si può notare – prosegue la nota – come negli ultimi anni la decrescita sia stata costante e il sentore relativo ai dati del 2018 (di prossima pubblicazione) sembra confermare questo trend negativo. Si può incrementare il turismo solo con una programmazione seria e puntuale che non può prescindere dalla stesura di un vero e proprio Piano Triennale Turistico, che vada a ri-brandizzare la destinazione Follonica, puntando su driver di sviluppo finora dormienti, in cui vi siano proposte nuove e concrete, volte ad attirare i flussi turistici durante tutto l’anno, puntando sull’ambiente naturale, la scoperta del territorio, il patrimonio artistico.
«Così come non possono mancare – dice ancora Follonica nel cuore – servizi indispensabili quali la costante manutenzione e pulizia della città, nonché la creazione di nuovi parcheggi e infrastrutture. Vogliamo poi sottolineare come Follonica sia del tutto sprovvista di un “approdo” degno di questo nome. Il Circolo Cala Violina – seriamente danneggiato dai recenti eventi atmosferici – nonostante la buona volontà, presenta ancora numerose carenze. Bisognerebbe invece puntare sulla costruzione di un approdo turistico adeguato, unitamente allo sviluppo di attività collaterali ad esso connesse, che favorirebbero l’economia dell’indotto».
«Per restare in tema – conclude il movimento – verrebbe da dire che questa amministrazione “naviga a vista”. Siamo inoltre fortemente convinti che per ottenere risultati importanti sarebbe necessario creare un vero e proprio “Brand” della città di Follonica, ma per fare questo ci vogliono i fondi. Chiediamo quindi di rendere pubblici gli incassi derivanti dalla tassa di soggiorno e la ripartizione degli investimenti effettuati sul territorio a fronte di tali risorse».