GROSSETO – «Ormai da tempo, e ultimamente con sempre maggiore frequenza e consistenza, diverse area della città di Grosseto, e zone limitrofe, sono interessate dalla propagazione di cattivi odori, verosimilmente riconducibili all’attività delle centrali a biogas che insistono tutto intorno all’abitato» a dirlo sono i consiglieri comunali dei gruppi Pd e Lista Mascagni che annunciano di aver preparato in merito un’interrogazione.
«Anche di recente – aggiungono i consiglieri – sono intervenuti sulla questione tanto la locale Azienda USL quanto l’ARPAT che ha confermato la riconducibilità di tali miasmi, ovvero della gran parte degli stessi, all’attività delle centrali a biogas. Da parte sua il Comune di Grosseto ha costituito un gruppo di lavoro nel quale sono state coinvolte varie professionalità comunali, della Regione Toscana, dell’Azienda USL Toscana Sud Est e dell’ARPAT, finalizzato alla valutazione della sostenibilità ambientale degli impianti in questione ed alla ricerca di possibili soluzioni. Tale gruppo di lavoro avrebbe tra l’altro convenuto sulla necessità di attivare una campagna di monitoraggio delle maleodorante al fine di individuare la portata del problema e successivamente mettere in atto possibili azioni finalizzate alla riduzione dei disagi alla cittadinanza, sennonché tale progetto di monitoraggio si sarebbe arenato, a quanto consta, dinanzi alla indisponibilità tanto dei titolari degli impianti, quanto della stessa Amministrazione comunale, a farsi carico dei relativi oneri, stimati in 15.000 euro ad impianto».
«Ulteriormente tale gruppo di lavoro avrebbe individuato possibili soluzioni suscettibili di abbattere i disagi derivanti dalle emissioni odorifere – chiariscono i consiglieri – vuoi mediante l’impiego di specifici prodotti chimici, vuoi mediante una selezione mirata della ‘dieta’ impiegata per l’alimentazione degli impianti, riservandosi peraltro di svolgere più approfondite valutazioni in merito. Nonostante le rassicurazioni espresse dal sindaco, ad oggi tuttavia non si intravedono soluzioni, e le stesse dichiarazioni rilasciate dal primo cittadino risultano sotto molti profili lacunose. Dinanzi all’aggravarsi della situazione, in città è sorto tra l’altro un comitato civico, denominato Grosseto Aria Pulita, che da alcune settimane sta pubblicamente e reiteratamente chiedendo al sindaco di fornire specifici chiarimenti in merito e, in particolare, di illustrare i dati raccolti da tale gruppo di lavoro, senza tuttavia ricevere alcun riscontro».
«Il comitato Grosseto Aria Pulita ha così lanciato un appello ai consiglieri comunali affinché si facciano portatori di queste sollecitazioni – concludono i consiglieri – da parte nostra abbiamo ritenuto doveroso raccogliere tale appello, convenendo sulla necessità di fornire alla cittadinanza ogni opportuna informazione nella disponibilità dell’Amministrazione comunale in merito alla questione all’oggetto, che tra l’altro stiamo seguendo da tempo grazie in particolare al lavoro della consigliera Marilena Del Santo. Abbiamo pertanto presentato un’interrogazione, rivolta al sindaco ed all’assessore all’ambiente, confidando che possa finalmente essere fatta chiarezza su una problematica la cui soluzione, a questo punto, non è più rinviabile».