GAVORRANO – Dopo il furto subito dall’azienda di Bagno di Gavorrano, stamattina il sindaco Andrea Biondi ha incontrato l’imprenditore derubato che sta affrontando una difficile situazione per la sua attività.
«Questa mattina – scrive Biondi – ho incontrato Stefano Rossi e prendendo un caffè insieme abbiamo parlato per circa un’ora. Un uomo ferito per le conseguenze del furto subito, ma che non ha ceduto ne allo sconforto ne tanto meno alla rabbia, reagendo con il cuore e con la mente, senza reagire di pancia a quanto sta vivendo».
«L’ho ringraziato per le parole da lui spese dopo l’accaduto, che condivido a pieno. Inneggiare alla giustizia fai da te significherebbe rinunciare alla civiltà, alla ragione. Lo Stato deve farsi vedere presente risolvendo i problemi di controllo del territorio e della celerità delle indagini, oltre la doverosa certezza della pena.
«Più risorse alle forze dell’ordine sia nel controllo del territorio che per gli organi inquirenti. Più risorse ai Comuni per avere dei corpi di polizia municipale efficienti (con il nuovo decreto sicurezza possiamo si assumere agenti di polizia municipale fuori dai vincoli di bilancio delle spese del personale, ma se non danno risorse in più ai Comuni, come li assumiamo? Aumentando la tassazione locale ?). Risorse anche ai territori marginali e non solo ai centri più grandi. Atti concreti e non propaganda. Questo mi auguro in qualità di primo cittadino nei confronti degli organi di livello superiore (Stato e Regione)».
Il sindaco poi ha spiegato anche l’impegno che sta mettendo l’amministrazione comunale sul tema della sicurezza. «Per quanto riguarda l’Amministrazione Comunale stiamo elaborando insieme all’Assessore Daniele Tonini: polizia municipale in gestione associata con i comuni limitrofi per un corpo più efficiente; regolamento per la Vigilanza di Vicinato; predisposizione degli atti necessari per partecipare al futuro bando per la video sorveglianza nei punti nevralgici delle vie di comunicazione che attraversano il nostro territorio in accordo con Prefettura e Forze dell’ordine».