Le rivalità per antonomasia che da sempre fanno parte del nostro immaginario collettivo sono tante: cane e gatto, Sparta e Atene, il diavolo e l’acqua santa per citarne alcune. Si danno per assodati i motivi per cui queste coppie non sono mai andate d’accordo, infatti spesso e volentieri non ci si chiede nemmeno il perché certi dissensi abbiano avuto origine, né da dove. D’altronde è anche abbastanza facile immaginarlo (Foto: yellow_heart89)
Ma che dire invece della rivalità (calcistica, ovviamente!) tra due città che si trovano a chilometri di distanza l’una dall’altra? In un caso come questo, pur dando per scontato un antico antagonismo, viene spontaneo chiedersi da dove sia nato, data la distanza fisica tra i due luoghi. Fiorentina e Juventus sono rivali da sempre e questa inimicizia sembra proprio non voler avere termine. Ma da dove nasce e, soprattutto, da quando le due città si odiano? Ripercorriamo insieme le tappe principali che hanno dato origine a questo acceso contrasto tra le due società calcistiche italiane.
Tutto inizia nel 1928, il 7 ottobre di quasi un secolo fa: in questo fatidico giorno i viola subiranno una cocente sconfitta decisamente difficile da digerire e da dimenticare. La Juventus li batte 11 – 0, ed è una vittoria più che schiacciante. Molti sostengono che la causa di questa sconfitta risieda nel fatto che, all’epoca, la rosa dei fiorentini non fosse all’altezza di affrontare un colosso come la Juve, che ancora tutt’oggi è una delle favorite per la vittoria come indicano le quote della vincente in Champions. In ogni caso, il seme della rivalità tra le due squadre è stato piantato proprio quel 7 ottobre di novant’anni fa.
Bisogna ora fare un bel viaggio nel tempo di quasi cinquant’anni, nel corso dei quali viola e bianconeri non mancano certo di incontrarsi/scontrarsi in campo. Basti ricordare semplicemente la Coppa Italia del 1960, vinta dalla Juventus a Milano. Dobbiamo però arrivare al 1982 per rintracciare un episodio davvero fondamentale nella storia di questa acerrima rivalità. Fiorentina e Juve sono a pari punti, ed è l’ultima giornata di campionato. Ai viola, che giocano a Cagliari, verrà annullato un goal di Graziani, mentre alla Juventus a Catanzaro viene assegnato un rigore che la porterà a vincere lo scudetto. Tanto l’annullamento, quanto l’assegnazione sono considerati estremamente discutibili, e causano polemiche che dureranno mesi e mesi, coinvolgendo anche personaggi inaspettati come il regista Zeffirelli, tifoso della Fiorentina.
Arriviamo ora al 1990, in finale di Coppa UEFA, che vede nuovamente le società nemiche contendersi la vittoria. All’andata la vittoria va ai bianconeri per 3 – 1, vittoria contestata per via di un goal convalidato che a quanto pare non era così regolare come sostenuto dall’arbitro. In ogni caso, nemmeno durante la partita di ritorno, disputata ad Avellino perché il Franchi di Firenze era chiuso per i lavori in vista di Italia ’90, la Fiorentina riesce a spuntarla: la partita finisce 0 – 0, e la Coppa la alzano nuovamente i bianconeri. Pochi giorni dopo arriva una nuova batosta per la Fiorentina: Antonio Caliendo, agente di Roberto Baggio, annuncia al popolo dei viola che il loro campione sarà venduto alla Juventus. Ma l’affetto dei tifosi della Fiorentina verso Baggio sembra non cessare dopo questa cessione. Infatti quando pochi mesi dopo il Divin Codino torna a Firenze in casacca bianconera, la tifoseria lo accoglie con calorosi applausi.
Non è certamente questo l’ultimo episodio delle animosità lunghe quasi un secolo, perché da allora diverse sono state le occasioni che hanno inasprito ulteriormente i rapporti tra viola e bianconeri. A noi non resta che aspettare e vedere come andrà a finire… o come continuerà questa saga calcistica che sembra proprio non voler terminare mai.