GROSSETO – «Sulla sicurezza il Comune di Grosseto ha già avviato azioni in linea con le direttive del Ministro dell’Interno» a dirlo in una nota è il sindaco, Antonfrancesco Vivarelli Colonna.
«Oggi – aggiunge il primo cittadino – in occasione della riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica in Prefettura, è stata illustrata la direttiva con cui il Ministero dell’Interno richiede un rafforzamento dell’attività di prevenzione e contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti: in essa si definisce il potenziamento delle attività di controllo del territorio con il concorso della Polizia municipale, in coordinamento con le Forze dell’ordine, in un’unica pianificazione di interventi».
«Questo perché il Governo vuole dare dimostrazione visibile alla cittadinanza che non esistono luoghi in cui le azioni illecite possano restare impunite o svolgersi senza che lo Stato manifesti la sua capacità di reazione. Un’azione di disturbo costante sarebbe di grande utilità. La direttiva, inoltre, ci è particolarmente utile perché definisce alcune azioni che noi, come Comune di Grosseto, abbiamo già da tempo pensato e pianificato: penso alla vigilanza coordinata, ai cosiddetti accordi di vicinato, alla velocità di espulsione degli stranieri irregolari coinvolti in attività criminali».
«Il Comune di Grosseto, quindi, è stato antesignano nelle politiche sulla sicurezza: l’assessorato ad hoc, l’istituzione del nucleo operativo sicurezza, il gruppo cinofilo – chiarisce il sindaco – queste indicazioni chiare oggi si sommano a quelle del decreto sicurezza che prevede, fra l’altro, il daspo, che ora può scattare anche ospedali, mercati, scuole o fiere; la possibilità di sgomberi delle case abusive, al fondo ad hoc di 2 milioni l’anno per le indennità dei titolari degli immobili; la stretta sui parcheggiatori abusivi».
«I sindaci potranno, infine – conclude il sindaco – chiudere i negozi con problemi di ordine pubblico e sono previsti grandi stanziamenti per telecamere di sorveglianza e l’assunzione di agenti di polizia locale. Finalmente ora gli amministratori locali hanno strumenti per poter avere, oltre alle già numerose responsabilità, anche la possibilità di agire direttamente e concretamente sui problemi delle nostre comunità».