MANCIANO – “Da giorni si vociferava la possibilità di un rimpasto di giunta, ma dopo il consiglio comunale in cui tutta la maggioranza ha approvato la variazione di bilancio elaborata e proposta dall’assessore alle finanze Fiorenzo Dionisi, mai avremmo pensato che si potesse concretizzare una defenestrazione così brusca fatta attraverso una notifica della polizia municipale, senza neanche una telefonata del sindaco al diretto interessato”. La nota arriva dal gruppo Tradizione e Futuro.
“Nella variazione di bilancio – prosegue la nota – l’assessore Dionisi ha messo a disposizione il tanto dibattuto milione di euro avanzato lo scorso anno, che era vincolato e non spendibile, fino a che una circolare della ragioneria dello stato, avvenuta a seguito di una sentenza della corte costituzionale lo ha sbloccato, permettendone la possibilità di spesa. La destinazione dell’avanzo conferma la presenza del tesoretto, come sempre sostenuto dalla minoranza, risorse che sarebbero rimaste bloccate, senza la sentenza della consulta, ma che di fatto hanno permesso l’importante variazione di bilancio predisposta dall’assessore Dionisi
Durante il consiglio comunale abbiamo messo in evidenza una scadente individuazione delle priorità, precisando che, vista l’eccezionalità delle risorse, noi avremmo investito maggiormente sull’edilizia scolastica attraverso interventi risolutivi e fatto manovre di respiro in grado di abbassare le spese di gestione dell’ente, vero banco di prova del bilancio di previsione del 2019. Nonostante le criticità evidenziate, abbiamo deciso di astenerci, in quanto all’interno della manovra erano presenti anche delle scelte che condividevamo, come il chiaro impegno preso dal sindaco nel mantenere la gestione pubblica delle cascate del mulino di Saturnia”.
“La revoca dell’incarico a Dionisi, che apre una fase di riorganizzazione della giunta – spiega il gruppo Tradizione e Futuro – crediamo possa finalmente dare al sindaco Morini la possibilità di rimediare al peccato originale di non aver nominato un assessore al turismo. E’ infatti palese che questo assetto di deleghe non funziona, in quanto un comune turistico come quello di Manciano, ha bisogno di un assessore in giunta che se ne occupi a tempo pieno e che, oltre a finanziare eventi realizzati dalle associazioni, organizzi iniziative e sviluppi settori importanti come quelli dell’escursionismo e del cicloturismo. La gestione di questo settore, così strategico ed indispensabile per l’economia del nostro territorio, così strutturata non funziona, basti citare come esempio il villaggio di Natale, unica iniziativa organizzata dal comune nel 2017 e quest’anno cancellata. Una scelta che purtroppo creerà forti perdite di introito ai commercianti ed ai ristoratori del paese.
In tutto questo scenario nebuloso, fatto da giochi di potere e di palazzo, in cui è stato revocato l’incarico ad un assessore eletto dal popolo, crediamo che il sindaco Morini, debba fare chiarezza spiegando ai cittadini le motivazioni della sua scelta. L’occasione potrà esserci nel prossimo consiglio comunale, da effettuare entro fine anno, in cui dovrà essere portata in approvazione la modifica al piano delle opere pubbliche necessaria per iniziare con la massima celerità gli investimenti finanziati da questa variazione di bilancio”.
“Secondo noi – conclude la nota – in un momento così delicato della vita amministrativa, dove ci sono progetti da realizzare in tempi molto stretti ed un bilancio di previsione che avrebbe già dovuto essere redatto, il perdurare di queste sterili beghe politiche interne, mette in difficoltà il lavoro degli uffici comunali, creando un danno ai cittadini del comune di Manciano. Ci auguriamo quindi che il sindaco Morini prenda in tempi brevi le migliori decisioni per il bene del territorio”.