GAVORRANO – «La mozione che a maggioranza è stata votata a Gavorrano è un ritorno all’indietro, antidemocratica e stupida» così il portavoce territoriale di Fratelli d’Italia, Fabrizio Rossi, commenta l’iniziativa del Comune di Gavorrano che ha ricevuto il plauso dell’Anpi.
«Dover imporre una firma su un documento nel quale si dichiara di essere antifascisti – chiarisce Rossi – è ridicolo e dimostra come ancora il partito democratico sia fuori dalla storia oltre che dalla democrazia. Le idee si combattono con la convinzione delle proprie e senza negare la libertà di parola e espressione a nessuno. Obbligare i cittadini a sottoscrivere un modulo superfluo solo per deliri ideologici della sinistra è un sopruso giuridico e antidemocratico. Gavorrano regredisce, altro che progressista».
«Il sindaco mira ancora una volta a gettare fumo negli occhi ai cittadini – attacca l’esponente di Fdi – aggirando quelle che sono le situazioni di criticità reale di Gavorrano. La carta costituzionale del 1948, gerarchicamente posta al di sopra dei regolamenti comunali, garantisce il popolo italiano da fantomatici ritorni al passato. Mentre il sindaco Pd si rinchiude nel suo ufficio e studia soluzioni per arginare il fascismo, finito nel 1945. Biondi obbliga associazioni e partiti a firmare ‘dichiarazioni antifasciste’, qualora volessero far uso degli spazi comunali, come se fosse lui il detentore della giustizia, distribuisce patenti e patentini ai cittadini di fascismo e antifascismo, girandosi dall’altra parte quando si parla dei crimini commessi dal comunismo in Italia e nel mondo».
«Gavorrano progressista – conclude Rossi – faccia analoga mozione anche per il comunismo se ne hanno il coraggio e si distacchi dall’ideologia totalitaria che ha seminato nel mondo povertà, eccidi, discriminazioni per i popoli che sfortunatamente lo hanno provato».