ORBETELLO – La Regione continuerà a gestire direttamente la laguna di Orbetello. Il presidente della Toscana Enrico Rossi l’annuncia mentre, davanti alla sede della cooperativa “La Peschereccia”, un drone nautico finanziato con i fondi europei sta raccogliendo campioni di acqua. E’ un piccolo concentrato di tecnologia, il primo drone in Italia a muoversi in acque salmastre, e che grazie ad un computer a bordo invia in remoto un flusso di dati continui: uno strumento in più contro i problemi di atrofizzazione della laguna.
Sono passati tre anni dal disastro del 2015. “Da quando la Regione ha preso in carico la gestione della laguna – sottolinea Rossi – -episodi così gravi non si sono più ripetuti e con il sindaco che ho incontrato stamani abbiamo concordato di prorogare l’accordo di programma. Il Comune non ha né gli strumenti né le risorse necessarie”. “Presto – conclude -, a gennaio, presenteremo anche lo studio idraulici del professor Lubello, che grazie all’analisi dei movimenti delle acque ci consentirà di capire quali interventi siano utili per migliorare la manutenzione della laguna”.
Rossi ne approfitta anche per fare il punto sui lavori dopo l’esondazione e la rottura degli argini dell’Albinia, nel 2012. “Sono in gara – dice – i lavori di Camporegio. 30 miioni, divisi grossomodo in parti uguali tra Regione, Anas e Ferrovie”. Serviranno a costruire argini e una cassa di esondazione, da mettere in funzione nel caso di condizioni metereologiche e piogge come quelle di sei anni fa. “Si aggiungono ai 20 milioni di euro spesi per gli altri interventi sull’Albinia già conclusi – rimarca Rossi -. Si tratta di 50 milioni di lavori in tutti, realizzati in sei anni che non è un risultato di poco conto”. “Si sbagliano dunque i distratti – conclude – che dicono che abbiamo dimenticato quell’alluvione”.