GROSSETO – “Lontani e scevri da ogni possibile strumentazione politica, che non appartiene e mai è appartenuta alla Uil, alla luce dei recenti avvenimenti conditi da fervide polemiche, riteniamo doveroso, come organizzazione sindacale, richiedere di essere convocati ad un “tavolo” di confronto istituzionale con la Provincia ed il Comune di Grosseto” con queste parole il Segretario della Uil di Grosseto, Federico Capponi, intende “approcciarsi” alla “vexata quaestio”, sollevata in questi giorni sui Cpia e si rende disponibile ad affrontare le tematiche “calde” che investono trasversalmente il mondo della scuola e della sanità, sia dal punto di vista degli operatori, che di quello dei fruitori dei servizi.
“Il tavolo – dice la Capponi – deve valutare al meglio le soluzioni organizzative che certamente devono andare incontro e, se possibile, potenziare un diritto universale come quello dell’istruzione che si collega poi al processo di inclusione di quelle persone appartenenti alle classi più svantaggiate della nostra società, siano esse italiane che non comunitarie” .
“La scuola è un’istituzione – dice il segretario Uil Scuola, Fabrizio Settembrini – e, come tale, segue i dettami della Costituzione italiana che promuove l’uguaglianza e l’inclusione non solo verso chi proviene da altre culture, ma anche verso chi è socio culturalmente svantaggiato ed appartiene alle classi più deboli della nostra comunità, quindi difendere la scuola significa difendere la Costituzione Italiana”.
“Il vero tema – conclude Settembrini – è quello di tentare di porre dei correttivi alle problematiche che affliggono le persone che lavorano in tutti i Cpia e che soffrono per le criticità sia ambientali che operative legate alle sedi in cui si svolgono i corsi”.