GROSSETO – Dopo le polemiche dei giorni scorsi e le prese di posizione sul caso dei migranti che frequentano dei corsi di studio nelle stesse aule degli studenti dell’istituto Leopoldo II di Lorena, Andrea Ulmi, segretario provinciale della Lega Nord torna a parlare del comunicato del suo partito che ha dato il via al dibattito nell’opinione pubblica e sulla stampa. Ecco il suo intervento nella lettera che ha inviato alla nostra redazione:
“Non sono avvezzo a replicare a reazioni scomposte riguardo ad un comunicato che non è stato letto, ma solo interpretato dando il via a tanta rabbia repressa, dopodiché è stata una rincorsa a chi si sdegnava di più. Sento di dover puntualizzare alcune cose, visto che le mie uniche parole sono quelle del comunicato, non avendo parlato, successivamente a quello, né con giornalisti, né con altri per richiesta di chiarimenti. Questa necessità mi deriva dal sentirmi attaccato, non come politico, ma come professionista. Non voglio ricordare chi sono in tal senso e da quanto lo sono, ma lo ritengo un attacco pretestuoso, derivante solo dall’aver letto i giornali e, quindi, essersi accodati a chi la sparava più grossa.
Nel comunicato l’accenno alle malattie è riferito esclusivamente a quanto letto e riportato da Repubblica in merito ai controlli sulla nave Aquarius. Lo spirito della nota non era quello di screditare il cpa che, come è stato riportato, esiste da anni, ma dare voce alle preoccupazioni di genitori cui era stata ipotizzata una concomitanza di ore scolastiche. Come dice il Sindaco Vivarelli Colonna, l’amministrazione stava lavorando, senza essere a conoscenza dell’accordo, per sistemare gli “studenti adulti” in zone diverse da quella degli “studenti ragazzi.
Questa mia lettera deriva dalla necessità di tutelare la mia immagine professionale. Sul piano politico, invece, ho già replicato”.
Andrea Ulmi