GROSSETO – C’erano tutti: sindaci, assessori, operatori museali e turistici, presidenti dei Parchi e i vertici dei tre ambiti territoriali turistici appena nati in cui è divisa la Maremma, Ambito Sud, Ambito Nord e Ambito Amiata, al convegno che si è svolto oggi al Museo di Storia Naturale di Grosseto dal titolo “Turismo, musei e accoglienza. Dialogo tra i Musei di Maremma, gli operatori e i nuovi Ambiti Territoriali Turistici”.
Un evento organizzato dalla Rete Musei di Maremma, con capofila il Comune di Massa Marittima, insieme alla Regione e la Provincia, che aveva lo scopo di creare un primo momento di incontro e riflessione con tutti i soggetti che in Maremma lavorano su più livelli nel settore turistico e culturale. Il convegno, moderato dal giornalista Sandro Vannucci, ha visto tra i relatori Carlo Chiappini direttore della Fondazione Sistema Toscana, Andrea Benini sindaco di Follonica capofila dell’Ambito Turistico Maremma Toscana area Nord, Luca Agresti vicesindaco di Grosseto capofila Ambito Turistico Maremma Toscana area Sud, Adriano Crescenzi dell’Ambito turistico Amiata, Lucia Venturi presidente del Parco della Maremma, Lidia Bai presidente del Parco Minerario Colline Metallifere e la direttrice Alessandra Casini.
“E’ stato un convegno davvero importante – ha dichiarato Irene Lauretti presidente della Rete Musei di Maremma – un primo passo per aprire una nuova fase per la promozione culturale del nostro territorio alla luce della nascita dei nuovi ambiti turistici. E’ l’occasione per trovare tutti insieme nuove linee comuni di azioni, creare forme di dialogo per programmare le nostre attività per il 2019 e gli anni a venire. Un nuovo corso – ha aggiunto – che non dimentichi tutti gli operatori che lavorano direttamente sul campo turistico, ambientale e culturale”.
“In più dobbiamo anche guardare oltre la nostra realtà provinciale perchè come rete museale ci sono state chieste adesioni anche da strutture delle provincie vicine come Siena e Livorno. La dimostrazione – ha concluso Lauretti – che ormai rappresentiamo come Musei di Maremma un modello per la Toscana”.