GROSSETO – «Io firmo per gli alberi e il verde. Caro sindaco sei inadeguato» così Leonardo Culicchi, segretario dell’Unione Comunale Pd di Grosseto annuncia l’adesione alla petizione contro l’abbattimento degli alberi.
«Una città bella, accogliente, ricca di verde, gentile e solidale, pulita e ordinata è una città più sicura – dice il segretario – perché bellezza e ordine favoriscono l’appartenenza. Alle novecento firme contro gli abbattimenti degli alberi ci metto anche la mia anche perché vorrei mi fosse restituita la città a cui voglio bene. I pini non erano cresciuti spontanei lungo via Mascagni e il parco di via Giotto è stato voluto da chi a questa città vuole bene pur essendo della stessa parte politica dell’attuale sindaco. Non è, infatti, un problema di schieramenti, ma di persone. È bello entrare e vivere in una città giardino, la bellezza ti aiuta a difenderla. Guardate oggi il modello di città che sta diventando».
«Il problema è l’idea di Grosseto che stanno attuando – sottolinea Culicchi – è la politica del senza. Senza alberi perché danno fastidio, senza panchine perché non sappiamo chi le può usare, senza asfalto, ma tanto non importa se ci sono buche. Il sindaco Vivarelli Colonna e i suoi collaboratori forse non si rendono conto, certamente non amano Grosseto. Provocare un progressivo degrado genera altro degrado, crescono le discariche abusive, la violenza si insinua, cresce il germe del malessere. Grosseto è ancora un piccolo centro, può e deve essere difeso per rispetto a ciò che era e ciò che potrebbe essere ancora. Non è possibile che sia una città maleodorante, assistere all’eliminazione del verde, vedere il tessuto sociale sfaldarsi quotidianamente.
«Io voglio la mia Grosseto – conclude il segretario – voglio il verde accudito e non abbattuto, la pulizia, belle panchine e arredo urbano, la pineta di Principina e Marina curata. La mia è una visione “piccola” di un piccolo grossetano».