RIBOLLA – «Impianti sportivi di Ribolla, situazione prossima al tracollo. Dopo svariate lamentele di molti genitori, nonché di alcuni sportivi locali, la Lega-Salvini Roccastrada, chiede agli attuali amministratori, Sindaco autoricandidato in primis, come sia possibile arrivare ad un livello di sfascio così totale degli impianti sportivi di Ribolla» a dirlo è la Lega in una nota.
«Nelle strutture sportive della frazione, nonostante le segnalazioni al Comune fatte sia dalla AS Ribolla che dalla Virtus Maremma in risposta alle ripetute lamentele dei genitori, non funzionano più le caldaie degli spogliatoi del campo da gioco, del campo allenamenti e della adiacente palestra, tant’è che nell’ultima sessione di allenamento della scorsa settimana i bambini e i ragazzi della scuola di calcio hanno dovuto fare le docce con l’acqua fredda.
«Con l’approssimarsi della stagione fredda – dice Paolo Pazzagli, referente di zona del Carroccio – di cui già in questi giorni abbiamo avuto un assaggio, diventa quindi impossibile tenere aperti gli impianti sportivi sia per le sessioni di allenamento che per gli incontri di calcio, fino a quando l’amministrazione comunale non provvederà alla manutenzione e sistemazione delle caldaie. La partita in notturna che doveva svolgersi pochi giorni fa è stata annullata, sia per la mancanza di acqua calda, che per l’inefficienza dell’impianto di illuminazione: l’accensione dei fari fa scattare, infatti, l’interruttore generale dell’impianto, quindi sia l’utilizzo nel tardo pomeriggio che le partite in notturna, sopratutto svolte dal campionato amatoriale, non saranno più possibili».
«All’acqua fredda e al buio – conclude l’esponente della Lega – si aggiungono poi i tetti dei vari spogliatoi, che hanno abbondanti infiltrazioni di acqua piovana diffuse in molti punti. Non c’è che dire, i grandi proclami del sindaco in merito allo sbandierato civismo locale di questa Amministrazione, restano parole utili a riproporre ai cittadini la solita pappa riscaldata, ma nei fatti, sono la dimostrazione che il vecchio proverbio “parla bene, ma razzola male”, a Roccastrada e alla sua Giunta, calza a pennello».