GROSSETO – Ancora luci e ombre per il mercato dei serramenti in Italia: è quanto emerge dal secondo rapporto congiunturale previsionale, curato dal Cresme con la collaborazione del Consorzio nazionale serramentisti. Il Rapporto, unico in Italia, indaga il mercato dei serramenti per residenziali e non, e sarà presentato venerdì 23 novembre dalle 15 nella sede territoriale di Cna Grosseto, in via Birmania 96.
L’iniziativa, che vede la partecipazione dei vertici regionali e nazionali di Cna produzione e la collaborazione del Consorzio nazionale serramentisti, ha il contributo del Collegio dei geometri di Grosseto, dell’Ordine degli architetti, pianificatori e paesaggisti e dell’Ordine degli ingegneri. Nel corso dell’incontro, infatti, saranno illustrate anche le norme che regolano questa categoria di mercato.
Secondo quanto evidenziato dal Cresme, tra il 2018 e il 2021 la previsione di crescita annua è dell’1,4% per il comparto residenziale e dell’1,6% per il non residenziale. In totale 5,55 milioni di unità di cui 5,34 milioni nel residenziale. Positivo anche l’andamento delle esportazioni, che, nel 2018 dovrebbero registrare un incremento del 2,6%, toccando i 614 milioni circa, a fronte però di importazioni aumentate del 9,3% e salite a quasi 234 milioni.
“Questi dati non devono far dimenticare, comunque, che il mercato dei serramenti è stato duramente colpito dalla crisi che ha lasciato ferite profonde, e non rimarginate, nel corpo della nostra economia, colpendo in particolar modo il mondo delle costruzioni”, ricorda Mauro Sellari, l’artigiano grossetano presidente regionale di Cna Produzione Toscana e coordinatore nazionale dei Serramentisti di Cna. “Il mercato di riferimento – continua Sellari – è principalmente quello del recupero edile, a causa della diminuzione degli investimenti nelle nuove costruzioni. Per sostenere la domanda e i consumi la leva fiscale è strategica: dal 2007 a oggi il cosiddetto Ecobonus ha generato un fatturato superiore ai dieci miliardi per il settore dei serramenti nel suo complesso. Ci preoccupa, perciò, una eventuale rimodulazione degli incentivi dopo la riduzione al 50% del bonus per la riqualificazione energetica: i primi dati già evidenziano una contrazione del mercato. Per evitare un ridimensionamento del settore, la crescita dell’abusivismo, delle emissioni di anidride carbonica e degli acquisti all’estero di gas e petrolio, è necessario un intervento del Governo”.
In particolare Cna chiede: “…di introdurre come strutturale l’Ecobonus – spiega Anna Rita Bramerini, direttore di Cna Grosseto – che ha permesso a tanti privati di effettuare importanti interventi sui loro immobili, di mantenere al 65 per cento l’incentivo fiscale, come stimolo per rendere più efficienti dal punto di vista energetico gli edifici e introdurre per tutti i soggetti potenzialmente interessati all’Ecobonus la cessione del credito alle banche in luogo della detrazione per consentire un effetto moltiplicatore sulla domanda interna”.
Questo il programma dell’incontro dal titolo “Serramenti, quale futuro?”: alle 15 i saluti di Anna Rita Bramerini, direttore di Cna Grosseto, seguiti dall’intervento “Mercato edilizia e componenti: dati congiunturali e analisi di scenario”, a cura di Mauro Sellari. Alessandro Battaglia, coordinatore nazionale di Cna Produzione parlerà di “Ecoincentivi fiscali, quale futuro?”, mentre l’ingegnere Antonio D’Albo affronterà il tema de “Le principali regolamentazioni e normative per il settore delle chiusure tecniche trasparenti” e “Uni 10818 e Uni 11673-1: rilevanza e criteri progettuali dei sistemi di installazione di serramenti esterni”.