RISPESCIA – È giunta al termine ieri “Sfide comuni nell’area del Mediterraneo”, la tre giorni realizzata nell’ambito del progetto Bemed Close to Me(d)iterranean Practicing citizen scienze, increasing awarness and common strategies against plastic pollution, co-finanziato dalla fondazione Principe Alberto II di Monaco, grazie al quale è stato è stato possibile organizzare questa importante iniziativa tenutasi al Girasole di Legambiente a Rispescia (GR) in occasione della XIX assemblea dei circoli dell’associazione ambientalista.
A questo importante percorso formativo hanno preso parte i rappresentati di associazioni provenienti da Israele, Libano, Grecia, Cipro, Francia, Spagna, Algeria, Tunisia, Malta, Turchia e Italia che hanno aderito alla campagna internazionale Clean up the Med che dal 1995 mette in rete associazioni, scuole e istituzioni locali che nel mese di maggio si dedicano alla pulizia delle spiagge e dei siti naturali. Molti gli argomenti affrontati durante gli incontri: dalla marine litter, alle azioni da mettere in campo per sensibilizzare ed educare i cittadini a prendersi cura del pianeta, adottando stili di vita sostenibili, passando dal racconto delle esperienze dei singoli e dall’elaborazione di percorsi per il futuro. La lotta alla plastica nel bacino del Mediterraneo e gli interventi necessari per combattere i cambiamenti climatici sono stati i focus principali sia degli incontri frontali che dei laboratori. Nella giornata di ieri, inoltre, la delegazione si è recata presso la spiaggia di Marina di Alberese per un’azione di training on beach litter monitoring in occasione della quale sono stati prelevati moltissimi rifiuti plastici, arrivati sulla spiaggia durante le ultime mareggiate.
“Quella di Clean up the Med – ha dichiarato Angelo Gentili della segreteria nazionale di Legambiente – è una rete preziosa che ha il compito di dimostrare, da una parte, l’importanza della creazione di una sinergia operativa tra i Paesi del Mediterraneo e, dall’altra, di lavorare concretamente per la realizzazione di una progettualità di ampio respiro capace di gettare le basi per azioni puntuali e durature nel tempo. Quello dei cambiamenti climatici è un tema che deve diventare prioritario nel dibattito pubblico. Per tale ragione, è fondamentale dare seguito a politiche comuni che possono prendere il via proprio da percorsi come quello appena giunto al termine”.
“Quello di Clean up the Med – ha continuato Gentili – è un percorso da replicare e su cui tenere accesi i riflettori sia a livello locale che nazionale ed europeo. Aver ospitato in Maremma questa iniziativa, poi, rappresenta un ulteriore tassello verso una sempre più concreta sostenibilità del nostro territorio. Come abbiamo ribadito in più di un’occasione, quella alla plastica è una lotta che non può più essere rimandata e la Maremma deve diventare in tal senso sempre più virtuosa. Sollecito, quindi, ancora una volta – ha concluso Gentili – tutti i Comuni maremmani ad adottare delibere sul divieto di utilizzo dell’usa e getta da parte dei comuni della zona, come già fatto, ad esempio da Follonica, Castiglione della Pescaia e Roccastrada.”