GROSSETO – L’attività del Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri è e rimane fondamentale. A dirlo è il comandante nazionale, il generale di brigata Maurizio Ferla, che oggi ha visitato la sede maremmana del Noe, coordinato dal maggiore Umberto Centobuchi. (nella foto da sinistra il generale Maurizio Ferla e il maggiore Umberto Centobuchi).
Negli ultimi anni l’attività dei Noe, che in tutta Italia sono 29 divisi in tre gruppi, quello di Milano, Roma e di Napoli, si è molto intensificata ed è diventata sempre più importante anche grazie alla nuova legislazione penale in materia ambientale che ha introdotto, a partire dal 2015, nuove fattispecie di reato tra cui inquinamento e disastro ambientale.
Il Noe di Grosseto ha come ambito operativo anche le province di Livorno e Siena. «Qui a in provincia di Grosseto – ha detto il generale Ferla – la situazione non presenta emergenze. Ci sono delle criticità, ma non emergenze. Anche il ciclo dei rifiuti, rispetto ad altre aree del Paese, è da considerarsi, normale».
A livello provinciale il Noe è impegnato su veri fronti e tra le varie realtà che meritano attenzione c’è anche l’unica area industriale, quella del Casone di Scarlino.