FIRENZE – “Tema in testa alle priorità quello delle emissioni maleodoranti, sul quale stiamo lavorando da mesi. E per il quale, adesso che il 5 novembre scorso il tavolo tecnico Regioni Ministero ha evidenziato la necessità di predisporre Linee guida nazionali, la Regione Toscana ha da subito anticipato la propria disponibilità a partecipare al gruppo di lavoro, ancor prima che il Ministero formalizzasse l’indicazione. Di fronte a questo nuovo scenario, il lavoro fatto finora a livello regionale si è, giocoforza, rallentato”. L’assessore all’ambiente Federica Fratoni tiene a precisarlo dopo gli ultimi articoli di stampa che denunciano i cattivi odori a Grosseto, ma che mettono in risalto una questione su cui è alta l’attenzione della Regione, perché si è manifestata in altre situazioni e in altri territori.
“E’ vero che la modifica del Testo Unico Ambientale (D. Lgs. n. 152/2006) con l’inserimento dell’art. 272 – bis, ha stabilito che la normativa regionale che può prevedere misure per la prevenzione e la limitazione delle emissioni odorigene degli stabilimenti – prosegue Fratoni – e infatti la Regione Toscana aveva colto questa possibilità istituendo ben due tavoli: un gruppo di lavoro tecnico per predisporre linee guida per il contenimento delle emissioni in atmosfera derivanti da attività ad impatto odorigeno, e un gruppo di lavoro interdirezionale per predisporre le modifiche normative alla L.r. 9/2010 “Norme per la qualità dell’aria”, necessarie per rendere cogenti le linee guida oppure per emanare una nuova specifica legge. Ad agosto – sottolinea Fratoni – il gruppo di lavoro aveva predisposto una bozza delle linee guida. E il lavoro è proseguito a livello regionale fintanto che le novità in ambito nazionale ci hanno imposto di rallentare. Ma mi preme evidenziare – conclude l’assessore – che la Regione Puglia, la prima a legiferare approvando a luglio la “Disciplina in materia di emissioni odorigene”, ha visto poi a settembre il Consiglio dei Ministri dare il via libera all’impugnazione della legge. Mi auguro che il governo, avendo dato in questi mesi segnali contrastanti, voglia giungere rapidamente a fornire indicazioni puntuali. Come Regione Toscana siamo pronti a fare la nostra parte”.