GROSSETO – «Stella Bevilotti, imprenditrice edile maremmana, è stata nominata vicepresidente del Movimento Donne Impresa Toscana, movimento femminile di Confartigianato nato nel 1994 per rappresentare le esigenze delle artigiane d’Italia» a farlo sapere Confartigianato Imprese Grosseto in una nota.
«La socia grossetana è stata eletta a Firenze nel corso del rinnovo dei ruoli del direttivo, che resterà in carica per tre anni. Bevilotti- illustra la nota – affiancherà la presidente pratese Sabrina Nesti, che ha preso il posto dell’uscente Cristina Pacini, e la vicepresidente per l’area nord della Toscana Rosella Baroni. Grande soddisfazione per Confartigianato Imprese Grosseto».
«L’elezione di Stella Bevilotti rappresenta un motivo di orgoglio per la nostra associazione – spiega il presidente Giovanni Lamioni – imprenditrice edile, fa parte per tradizione familiare di un settore prettamente maschile. Siamo certi che lavorerà con impegno per trasmettere le istanze delle artigiane maremmane al movimento toscano e italiano e, assieme alle sue colleghe, proporrà iniziative valide per contrastare il gap tra uomo e donna nel mondo lavorativo». Stella Bevilotti è originaria di Roccalbegna, la sua azienda ha sede a Grosseto e fa parte della vita associativa sin dal suo ingresso in Confartigianato Imprese Grosseto.
«Il mio compito – spiega la vicepresidente – sarà quello di portare all’attenzione dei vertici regionali e nazionali le esigenze delle artigiane maremmane per calibrare azioni condivise che vadano a favorire l’accesso o la prosecuzione al lavoro da parte delle donne. Purtroppo ancora non sono state superate completamente le differenze tra uomo e donna nell’ambito lavorativo: personalmente non ho mai subito discriminazioni, ma ho sempre operato in un settore, quello edile, solitamente affidato a figure maschili. Come Movimento Donne dobbiamo lavorare su due aspetti: il primo è pratico, cioè lottare affinché vengano messi in campo progetti che facilitino alla donna la permanenza nel mondo del lavoro. Penso alla gestione dei figli e della famiglia. Ma, oltre al concreto, dobbiamo necessariamente creare iniziative culturali volte a educare la nuova generazione all’uguaglianza di genere. Oggi più che mai a Grosseto l’argomento è caldo: l’ultimo episodio di cronaca che ha visto protagonista una donna, vittima di un tentato stupro, ha riaperto ferite mai emarginate. La donna, che sia imprenditrice o no, deve essere considerata al pari dell’uomo e deve sentirsi sicura, perché solo la sicurezza le dà la libertà. E poi ci sono le nostre imprese: la presidente uscente nel suo discorso finale ha espresso un concetto per me condivisibile. “Piccolo e bello, è vero, ma solo se stiamo assieme”: ecco, penso che mai come nell’artigianato l’importante sia l’unione, il gruppo».
«Il movimento, che dà voce alle istanze e alle potenzialità di 361.000 aziende – conclude la nota – si occupa di promuovere lo sviluppo dell’imprenditorialità femminile e di favorire la conciliazione tra lavoro e cura della famiglia, compito difficile in un Paese, come l’Italia, che investe poco in servizi sociali. Donne Impresa si batte per affermare una significativa rappresentanza delle donne nelle istituzioni e nelle sedi decisionali e per costruire un sistema di welfare che permetta alle imprenditrici di esprimere nel lavoro e nell’impresa le proprie potenzialità, realizzando un percorso di crescita personale e offrendo il proprio contributo allo sviluppo economico e sociale».
Nella foto, da sinistra: la vicepresidente Stella Bevilotti, la presidente Sabrina Nesti, la vicepresidente Rosella Baroni