GROSSETO – L’ultima edizione del corso pizzaioli Confcommercio Grosseto si è conclusa con la consegna degli attestati di partecipazione a sette persone: Giacomo Andreoni, Armando Armandini, Bledi Kaja, Reno Kaja, Alexi Niccolini, Ilià Termini e Mihai Cristian Solomon.
A fare loro le congratulazioni da parte dell’associazione di categoria, c’era Enrico Franceschelli, presidente del sindacato stabilimenti balneari, che ha portato i saluti del direttore Gabriella Orlando. “Fate della qualità il vostro credo – ha detto Franceschelli – Nell’ambito della ristorazione, a mio avviso è la qualità dei prodotti, della materia prima e poi delle preparazioni dei piatti, il dettaglio che fa la differenza e il modo per riuscire ad emergere”.
I partecipanti, prima della consegna degli attestati, si sono cimentati in una prova di bravura, per dimostrare le capacità acquisite, di fronte ad amici e parenti, nella sede del corso, presso “Farine e dintorni” in via Zircone a Grosseto, alla presenza del titolare Roberto Lo Re, a cui è andato un ringraziamento, e di Nello Raffi, della pizzeria Lucerna di Castiglione della Pescaia.
Insieme a tutti loro, c’era il docente, il maestro Paolo Niccolucci. “Questi ragazzi hanno dimostrato di voler imparare – ha spiegato Niccolucci – ed alcuni hanno fatto anche il sacrificio di venire da lontano per partecipare alle lezioni. Significa che sono motivati, ed è un aspetto fondamentale. Noi gli abbiamo fornito le basi, adesso il futuro è solo nelle loro mani”.
Soddisfazione verso il corso, la docenza e la gestione Ascom è stata espressa dai sette partecipanti. Tra loro, sono emersi i commenti di due fratelli, accomunati dagli stessi gusti, anche nella formazione, e la testimonianza di Armando Armandini, un giovane studente universitario iscritto ad Ingegneria aerospaziale che oggi ha in mano anche un attestato da pizzaiolo. “Ho scelto di fare questo corso – ha commentato Armandini – perché credo che non si debba mai perdere di vista le cose semplici della vita, quelle che ti tengono con i piedi per terra. Sono rimasto molto contento, anche perché non credevo che dietro ad un mestiere come il pizzaiolo ci potesse essere così tanta arte e passione”.