FOLLONICA – «Il comune di Follonica ha adottato il progetto “Per una scuola delle inclusioni”, promosso dall’Assessorato alle Pari Opportunità tramite la dottoressa Eleonora Pinzuti e finanziato interamente dalla Regione Toscana per 2.900 euro, per un’azione di informazione e sensibilizzazione diretta ai docenti degli Istituti Comprensivi e Secondari di Follonica sulle tematiche del bullismo omofobico e del cyberbullismo» a farlo sapere è l’Ente in una nota.
«Il progetto – illustra la nota – si inserisce nell’accordo che la Regione Toscana ha stilato con le Pubbliche Amministrazioni, tra le quali anche il Comune di Follonica, che hanno aderito alla rete RE.A.DY, la Rete Nazionale delle Pubbliche Amministrazioni Anti Discriminazione per orientamento sessuale e identità di genere; con questo accordo la Regione Toscana ha finanziato una somma di € 79.200,00 da utilizzare per realizzare azioni volte a promuovere il riconoscimento dell’identità, della dignità e dei diritti delle persone LGBTI (lesbiche, gay, bisessuali, transessuali e transgender) in ambito familiare, sociale e lavorativo ed azioni di informazione e sensibilizzazione atte a contrastare le discriminazioni multiple».
Il progetto presentato da Pinzuti dal titolo “Per una scuola delle inclusioni”, è stato coordinato dal Cantiere Cultura, che ha tenuto i rapporti con le scuole e organizzato gli incontri formativi e l’incontro finale, e ha previsto un’azione di formazione indirizzata ai docenti e alle docenti delle scuole Primarie e Secondarie di primo grado di Follonica, finalizzata ad affrontare il tema dei bullismi e dei cyberbullismi per una scuola inclusiva dove le peculiarità soggettive siano rispettate. “Per una scuola delle inclusioni” ha preso il via nel mese di settembre e si concluderà domani con una serata finale presso il ristorante Casa Azul alla quale parteciperanno anche l’associazione Olympia De Gouges e Multiverso Arte e che sarà accompagnata dalla musica jazz di Stefano Scalzi.
“In tal senso – dichiara l’assessora Mirjam Giorgieri – educare alla parità significa per prima cosa informare i docenti su questi temi, soprattutto per proporre una scuola pubblica inclusiva e paritaria, che veda nelle identità di genere e negli orientamenti sessuali non più elementi di emarginazione, ma di integrazione e arricchimento. La collaborazione con il Cantiere Cultura è stata, in questo senso, fondamentale; siamo, infatti, convinti che certi temi non debbano essere limitati dal “recinto” delle pari opportunità e debbano invece diventare trasversalmente patrimonio della città e dei cittadini.”
“Proseguiamo – dichiara l’assessora Barbara Catalani – il nostro percorso con le scuole, da sempre prolifico e costruttivo; il nostro obiettivo è quello di portare all’attenzione dei piccoli cittadini, e di conseguenza delle famiglie, temi strategici della contemporaneità che viviamo quali quelli dell’omofobia e del cyberbullismo. Per raggiungere questi obiettivi è necessaria una nuova didattica inclusiva, che fornisca metodologie innovative e nuovi strumenti scientifici in grado di affrontare le sfide della nuova società e il nuovo corso delle parità”.