GROSSETO – Sono attese oltre 500 persone, provenienti da tutta la Toscana, sabato 10 novembre, a Nomadelfia, per il convegno regionale dell’Unitalsi, a conclusione di un intenso anno di attività e che vuole essere anche un nuovo punto di partenza per il futuro dell’associazione. Non a caso, sempre nel prossimo fine settimana, tra Nomadelfia e Grosseto si svolgerà anche il quinto meeting regionale dei giovani Unitalsi, a cui sono attesi circa 150 under 30, volontari e disabili.
“Unitalsi a Nomadelfia: appartenenza e fraternità”, è il tema dell’assise.
“I pellegrinaggi – spiega il presidente regionale Roberto Torelli – sono il culmine delle nostre attività, ma non avrebbero senso se la scintilla che si accende a Lourdes o a Loreto non accendesse un fuoco di preghiera e di carità che dura tutto l’anno”.
La stagione dei pellegrinaggi, per la prima volta in pullman, è appena terminata: è iniziata in aprile con Loreto Giovani e si è conclusa a settembre con l’ultimo pellegrinaggio regionale a Lourdes. Giorni ricchi di sensazioni positive e di momenti di condivisione, con l’obiettivo di “portare” anche a casa, negli altri mesi dell’anno, lo spirito che anima i partecipanti. Questo perché l’Unitalsi è soprattutto l’attenzione per le persone da parte delle persone. Adesso è il momento dei bilanci e dei programmi per il futuro: proprio di questo si parlerà nel convegno regionale che domenica 10 novembre vedrà riuniti i volontari delle 24 sottosezioni attive in Toscana.
“Ci ritroviamo per fare il punto della situazione e per stabilire gli impegni per i prossimi mesi, – aggiunge Torelli – siamo sicuramente felici per ciò che siamo riusciti a fare, in un anno, se vogliamo, di transizione, con i pellegrinaggi che hanno rappresentato un momento di crescita umana e cristiana per tutti. E’ la strada che dovremo necessariamente continuare a percorrere per dare un senso alla nostra associazione che da più di un secolo è vicina alle persone che soffrono”.
La giornata di sabato, a Nomadelfia, si aprirà alle 10 nella sala don Zeno. Porterà il suo saluto il sindaco di Grosseto, Antonfrancesco Vivarelli Colonna, poi si susseguiranno tre interventi: la testimonianza di un nomadelfo, una meditazione del vescovo di Pitigliano-Sovana-Orbetello, mons. Giovanni Roncari e una relazione del presidente regionale Unitalsi. Nel pomeriggio, invece, un dibattito, animato da don Tito Testi, con alcuni ospiti sul palco, fra i quali il vescovo Rodolfo Cetoloni, che dell’Unitalsi è assistente regionale.
Come detto, contemporaneamente, Grosseto accoglierà anche il meeting regionale dei giovani unitalsiani, che la mattina del 10 novembre prenderanno parte ai lavori del convegno regionale, pranzeranno nei gruppi familiari di Nomadelfia e, nel dopopranzo, saranno coinvolti in specifiche attività loro riservate. Nel tardo pomeriggio i giovani raggiungeranno Grosseto per un apericena e un momento di festa presso la parrocchia della Santa Famiglia. Domenica mattina i ragazzi saranno protagonisti di un momento di festa nel centro storico di Grosseto, che “invaderanno” gioiosamente con canti, giochi e giro turistico sul trenino. Alle 11 parteciperanno alla Messa in cattedrale presieduta dal vescovo Rodolfo, quindi raggiungeranno a piedi la parrocchia del Cottolengo, dove pranzeranno e trascorreranno un pomeriggio di giochi prima di ripartire.
“Per Grosseto – dicono il presidente della sottosezione Unitalsi, Mario Samele, e l’assistente spirituale don Marius Balint – è un grande dono accogliere per la prima volta a Grosseto il convegno regionale e il meeting dei giovani. Saranno per noi tutti due giorni intensi, che ci confermano nella bellezza di questa esperienza”.