GROSSETO – Maremma Antifa organizza venerdì 9 novembre “Il Filo Nero – La gestione del conflitto dal PD al governo M5S-Lega: autoritarismo, repressione, razzismo nell’Italia della crisi”: un’assemblea pubblica che si terrà alle 17.30 nella Sala Pentagonale di Gorarella.
«Con la manifestazione dell’8 Settembre abbiamo dichiarato di volerci riprendere tutto – scrive Maremma Antifa in una nota – e cominciamo così, riprendendo la parola su quei temi che riteniamo fondamentali per la lotta antifascista nella fase attuale. Come punto primario di una riflessione collettiva riteniamo indispensabile focalizzarsi sul filo conduttore che mette in continuità l’impostazione dominante di chi fino ad ora ha avuto un ruolo centrale nella gestione del potere e della crisi. I conflitti nel mondo del lavoro repressi nel silenzio; un governo del territorio sempre più improntato al profitto, schiacciato da norme securitarie e privato del controllo che spetterebbe a chi quel territorio lo vive; il minare la stabilità delle condizioni di vita della popolazione che porta a una paura generalizzata cavalcata dalle forze reazionarie».
«Sono solo alcune delle tappe che hanno condotto il paese a sprofondare nel risentimento e nell’insicurezza, sentimenti che conducono dritti a razzismo e xenofobia – prosegue la nota – È da tutto ciò che vogliamo cominciare a riflettere, mettendo in linea un processo che appare ben definito: un filo nero che unisce la reazione liberista targata PD e quella fascista e razzista del governo M5S/Lega. Poiché la barbarie di decreti sfacciatamente xenofobi e autoritari come quello a firma Salvini, che ha dato ampia legittimazione ai neofascisti di CPI, è diretta conseguenza delle politiche disastrose portate avanti dai governi PD, primi responsabili dello sdoganamento di CasaPound nonché di un decreto Minniti che grida “fascismo” a ogni comma».
«L’attuale “governo del cambiamento-in-peggio” – conclude la nota – non ha fatto altro che prendere la palla al balzo e continuare su un sentiero già tracciato. Spetta a noi elaborare ragionamenti e pratiche che possano portare a un riequilibrio dei rapporti di forza e alla ribalta delle fasce popolari più colpite dalla crisi e dalla repressione di stato».
Al termine aperitivo popolare al Bar Awanagana, via Papa Giovanni XXIII, 41