GROSSETO – “Cinque milioni di euro per il superamento dell’emergenza causata degli eventi meteorologici tra il 28 e il 30 ottobre scorsi. Questo l’intervento finanziario straordinario previsto nella legge approvata questa mattina, 7 novembre, all’unanimità dal Consiglio regionale” a farlo sapere una nota della Regione Toscana.
Il testo, presentato a firma del presidente della Regione, Enrico Rossi, prevede interventi indifferibili e urgenti per fronteggiare le conseguenze di quegli eventi eccezionali, “principalmente sulla costa”, come spiega Rossi in Aula. Il maltempo ha colpito duramente, con “punte massime di 240 millimetri di pioggia nelle 24 ore, raffiche di vento fino a 155 chilometri orari alla Gorgona e a Follonica fino a 170 – prosegue il presidente –. Il 30 ottobre abbiamo dichiarato lo stato di emergenza regionale, il 5 novembre abbiamo inviato al dipartimento di protezione civile nazionale la richiesta di stato di emergenza nazionale sul nostro territorio”. La dimensione di quanto accaduto e dei danni riportati, “è paragonabile a quanto è successo in Emilia Romagna e Lombardia, non a quella drammatica del Veneto, dove abbiamo inviato una colonna di sessanta uomini ad aiutare i soccorsi in quella regione così pesantemente colpita”. I danni, tuttavia, sono rilevanti anche in Toscana, “quelli maggiori alle strutture turistiche e principalmente alla costa. La priorità riguarda prima di tutto gli arenili e i necessari interventi di ripascimento, almeno per garantire la stagione turistica alle stazioni balneari”.
“I 5milioni non basteranno – aggiunge Enrico Rossi –, valuteremo meglio in corso d’opera quello che serve e speriamo che arrivino anche risorse dal Governo. Intanto, però, questi soldi saranno spendibili a condizione che siano legati alla dichiarazione dello stato di emergenza nazionale, che ci consente di adottare procedure più accelerate e procedere agli interventi entro fine primavera”, come ha spiegato anche nel sopralluogo a Grosseto, del quale il presidente fa cenno in Aula. “Altra questione”, precisa Rossi, “riguarda l’agricoltura e la richiesta di calamità che abbiamo aperto sul sito di Artea ed è legato all’accordo che esiste tra Regioni, Governo e Unione europea”.
Il consigliere Paolo Marcheschi (FdI) apre con piena disponibilità: “Ci facciamo parte in causa, condividiamo la richiesta dello stato di emergenza, siamo consapevoli che 5milioni non saranno sufficienti”, e non avanza obiezioni all’ipotesi “che il presidente della Regione sia nominato commissario”. Marcheschi chiede se la Giunta abbia preparato “un piano B, nel caso lo stato di emergenza nazionale non venisse concesso”. Il piano B “non c’è, non per cattiva volontà, ma perché sono necessarie procedure accelerate per poter spendere subito questi 5milioni”, risponde Rossi. “Sarebbe una grave ingiustizia se alla Toscana non fosse riconosciuto. Facciamoci sentire tutti”, dice il presidente. Poi comunica all’aula che “ci è arrivata ieri una lettera in risposta alle nostre richieste per l’incendio sui monti pisani: non sarà concesso lo stato di emergenza”.
Il presidente della commissione Ambiente, Stefano Baccelli (Pd), osserva come “la dichiarazione dello stato di emergenza risponde a due obiettivi: destinazione di risorse nazionali e accelerazione delle procedure per utilizzare risorse regionali. Abbiamo visto direttamente venerdì che la Toscana ha bisogno di questo intervento, i danni subiti sulla costa e dalle strutture agricole lo richiedono”.
Piena disponibilità e voto favorevole al provvedimento arriva anche dal gruppo Lega, come spiega il portavoce dell’opposizione Jacopo Alberti: “Su queste questioni non ci sono divergenze politiche, né polemiche. Siamo disponibili a lavorare tutti insieme per risolvere i problemi. Per parte nostra, ci muoveremo, solleciteremo il Governo nazionale per far sì che le richieste vengano tutte approvate”.
Il capogruppo Tommaso Fattori annuncia il voto favorevole di Sì-Toscana a sinistra e auspica che gli interventi di ripascimento “riguardino anche gli arenili ad accesso libero”. La finalità, spiega, “è la preservazione delle nostre coste, per le quali servirebbe una soluzione strutturale” e ricorda la mozione sulla banca delle sabbie, “che abbiamo presentato e ha trovato il sostegno della maggioranza”.