GROSSETO – «Quanto accaduto giovedì primo novembre a Grosseto ci tocca profondamente come donne e come rappresentanti politiche. Un atto di violenza inaudito ai danni di una grossetana che, fortunatamente, è riuscita a reagire e a mettere in fuga l’aggressore» affermano Elisabetta Ripani, deputata, e Alessandra Gammino, coordinatrice di Forza Italia Grosseto.
«Ma per quella donna – oggi ricoverata in ospedale in attesa di essere operata – la vita non sarà più la stessa. Vogliamo ringraziare i carabinieri, le forze dell’ordine operative nella nostra città e chi ha prestato i primi soccorsi alla vittima: grazie a tutti loro l’uomo è stato arrestato nel giro di poche ore dall’episodio – proseguono le due rappresentanti di Forza Italia -. In casi simili la collaborazione tra le istituzioni è di fondamentale importanza e a Grosseto l’Amministrazione comunale sta lavorando sin dall’insediamento dell’attuale sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna e con un assessorato dedicato proprio alla sicurezza, affinché questa rete sia sempre più forte e operativa. Non è semplice, lo sappiamo, ma l’impegno di tutti gli attori coinvolti è esemplare».
«Un ringraziamento doveroso va anche alle operatrici del Codice Rosa di Grosseto, un’eccellenza della nostra città, punto di riferimento per l’Italia quando si tratta di percorsi d’aiuto rivolti alle donne vittime di violenza. Le cronache raccontano quasi ogni giorno di episodi brutali. Non possiamo far finta di nulla, dobbiamo affrontare a viso aperto ogni atto di violenza per trovare soluzioni condivise che non riguardino solo condanne e pene. Dobbiamo ripartire dalle basi: dall’educazione dei nostri figli al rispetto del prossimo, da un’istruzione che racconti la violenza affinché i giovani siano coscienti della gravità del problema e imparino a parlarne assieme. Dobbiamo educare la comunità perché la violenza è spesso deriva di ignoranza».
«Chi compie atti come quello del primo novembre non è un forte ma un debole, che non ha altri mezzi se non la violenza per ottenere ciò che vuole. Siamo alla barbarie. Poi servono pene certe: gli aggressori devono essere puniti con sentenze esemplari. Come Paese dobbiamo trasmettere un messaggio forte e deciso a chiunque pensi di potersela cavare con condanne di poco conto. Alla vittima del tentato stupro esprimiamo la nostra più sentita vicinanza in questo momento così drammatico. Non sarà semplice riuscire a superare la violenza, ma faremo di tutto per dimostrarle che la sua comunità le è accanto e lotta assieme a lei per rendere ancora più sicura la nostra città».