GAVORRANO – È partito oggi, con un partecipato consiglio comunale aperto, il primo appuntamento voluto dal Comune di Gavorrano per discutere del nuovo Piano Operativo e dell’aggiornamento del Piano strutturale che delineeranno il profilo del territorio nei prossimi anni. «La nostra sfida – afferma il sindaco Andrea Biondi – è ampliare gli orizzonti della discussione aldilà dell’urbanizzazzione nei centri urbani, per definire il profilo dello sviluppo territoriale di Gavorrano, nell’ambito dell’Alta Maremma». E la partecipazione è fondamentale perché, come ricorda il capogruppo in consiglio regionale Leonardo Marras «questo tipo di processi si fanno solo in Toscana».
Gavorrano ha molti argomenti su cui discutere, a partire dal turismo, anche perché negli anni il territorio si è modificato molto «C’è stato un importante sviluppo vitivinicolo» continua il sindaco, che sottolinea l’importanza anche turistica delle cantine. «Bisogna ragionare sulla possibilità di creare un albergo diffuso nei paesi come già in parte avviene a Giuncarico. I Bagnetti sono una struttura che ha bisogno di una nuova progettualità; Bagno di Gavorrano è diventata negli anni una periferia senza avere una città: l’urbanistica in questo senso può fare molto. Serve un paese dove sia bello vivere e che offra anche dei servizi. Vogliamo dare un contributo alle potenzialità di questo territorio».
«Il Comune vuole capire attraverso questi incontri come intervenire per lo sviluppo del territorio – afferma l’assessore Claudio Saragosa – anche perché il piano strutturale che verrà approvato resterà operativo per molti anni». Uno dei punti è sicuramente l’attenzione ai piccoli centri storici per scongiurare lo spopolamento «Chi vive a bagno di Gavorrano ma lavora a Follonica dove porta i figli a sciuola? Dobbiamo pensare ad una rigenerazione del territoio, dell’esistente, una rigenerazione morfologica».
Tra i punti sollevati dal pubblico presente una revisione che riguardi i palazzi con vincolo storico, una esigenza condivisa anche dal sindaco per quanto riguarda alcune strutture fuori dai centri storici, uno sviluppo di un’agricoltura sempre più biologica, ma anche la tempistica: «l’obiettivo – afferma Biondi – è giugno 2019».
«Il vecchio regolamento urbanistico non è più adeguato – continua il primo cittadino -, si prevedeva uno sviluppo demografico che ci portasse a 12 mila abitanti, una pressione immobiliare dalla costa: oggi sappiamo che le cose sono andate diversamente, per questo parliamo di andare verso una rigenerazione dell’esistente».
All’incontro hanno partecipato anche i sindaci di Scarlino e Massa Marittima, Marcello Stella e Marcello Giuntini, e gli ex sindaci di Gavorrano Alessandro Fabbrizzi e Mauro Giusti.
I prossimi appuntamenti per cittadini, professionisti e associazioni per apportare il proprio contributo e le proposte sono in programma con “I Venerdì del Territorio”. Si parte venerdì 9 novembre con il primo dei sei incontri in programma che ha come titolo “Il Futuro del territorio: scriviamolo insieme”; il secondo incontro (venerdì 16 novembre), riguarda la visione complessiva del territorio: “Gavorrano e l’Alta Maremma: otto Comuni un solo territorio”; il venerdì successivo (23 novembre), si parlerà di “Gavorrano e le sue risorse: come conservarle e come valorizzarle”; il quarto incontro (venerdì 30 novembre) avrà come titolo “Gavorrano: più futuro per tutto il Comune” e il tema principale riguarderà lo sviluppo armonico di tutto il Comune a partire proprio dalle aree più deboli e da quelle rurali; il quinto incontro (7 dicembre) sarà dedicato ad uno dei temi “storici” per il Comune quello dell’acqua. “Gavorrano l’acqua: il valore aggiunto per il territorio” è il titolo dell’incontro sulle risorse idriche del Comune; il ciclo di incontri del percorso partecipato si chiude venerdì 14 dicembre con l’ultimo incontro dedicato ai centri urbani del Comune dal titolo “Gavorrano e i suoi paesi: come saranno le piccole città di domani”.