RISPESCIA – Giungono al termine i corsi della Scuola di Alta Formazione Antibracconaggio per unità cinofile e vigilanza volontaria organizzati da Legambiente in collaborazione con l’Arma dei Carabinieri, in partnership con Enci eAlmo Nature e con il patrocinio di Federparchi.
«Quello del bracconaggio – sottolinea Legambiente in una nota – com’è noto, è un fenomeno particolarmente diffuso, con le forze dell’ordine che ogni giorno, in media, registrano circa 20 infrazioni e rappresenta una delle principali minacce per i lupi. Stando alle stime, ogni anno nel nostro Paese muoiono tra i 100 e i 150 lupiproprio a causa del bracconaggio. Dati preoccupanti anche per altre specie minacciate come rapaci, martore, lontre, così come per centinaia di migliaia di piccoli passeriformi e per cervi, caprioli o stambecchi».
«Per contribuire a combattere questo fenomeno con strumenti innovativi – illustra la nota – Legambiente ha deciso di organizzare il primo corso nazionale qualificato per conduttori cinofili allo scopo di mettere in campo le prime unità cinofile antibracconaggio specializzate in traking, trailing e detection. In buona sostanza, queste squadre avranno la possibilità di rilevare e seguire ogni traccia sul terreno, rilevare e seguire il cono d’odore in aria, ricercare e rilevare sia sostanze organiche che inorganiche. In sinergia con i Carabinieri Forestali, il corso ha visto la collaborazione di varie professionalità cinofile dell’ENCI e del contrasto al bracconaggio della nostra associazione operanti in tutto il territorio italiano».
«Partito lo scorso 25 gennaio – ha dichiarato Angelo Gentili della segreteria nazionale di Legambiente – il corso ha rappresentato un importante passo verso la lotta al bracconaggio. Ad aver ospitato i partecipanti è stato il Girasole di Legambiente a Rispescia (GR) e, a tale riguardo, non possiamo che dirci orgogliosi di aver dato casa ad un progetto così importante. Domenica il percorso giungerà al termine. Tutti coloro che hanno aderito al percorso formativo hanno preso parte a lezioni frontali ma anche a numerose attività sul campo e conseguiranno, a seguito di un esame, il diploma di Alta Formazione Antibracconaggio. Il nostro più sentito ringraziamento – ha concluso Gentili – va a tutti i docenti e collaboratori che hanno dato il loro importante contributo alla lotta al bracconaggio»