GROSSETO – “Chiederemo alla giunta regionale quale sia lo stato delle cose per quanto riguarda gli studi di fattibilità per le infrastrutture toscane”. Così il presidente del gruppo consiliare del Movimento 5 stelle, Giacomo Giannarelli, annuncia un’imminente interrogazione in aula e replica al governatore della Toscana, Enrico Rossi. “L’eventuale assenza degli studi di fattibilità sarebbe parte determinante nei ritardi su cui puntano il dito Rossi e il Pd. E questo renderebbe il tutto assai singolare”.
Intanto prosegue l’impegno del Movimento: “Stiamo lavorando a tutti i livelli istituzionali affinché le grandi opere utili alla crescita del territorio toscano vengano realizzate bene e quanto prima. Penso – spiega Giannarelli – alla terza corsia dell’A1 sino a Prato, al completamento del cantiere dell’A11 e la messa in sicurezza della Tirrenica. Senza dimenticare la realizzazione della 398 di Piombino e il fondamentale potenziamento dei collegamenti ferroviari verso i porti e la crescita degli scali interportuali”.
Il Movimento 5 stelle conferma un approccio pragmatico e post-ideologico. “Riguardo i molti altri temi sul tavolo – prosegue Giannarelli – quel che ci interessa è il risultato dell’analisi costi-benefici che il ministero sta portando avanti in stretto collegamento con noi. Un’ultima cosa mi viene da dire: apprezzo le sollecitazioni di Rossi, plateali quanto una trovata elettorale. Così come siamo felici che abbia fatto suo quel principio secondo cui “un’idea non è né di destra, né di sinistra” di Casaleggiana memoria. Ma – conclude – ricordo a lui e alla maggioranza che lo sostiene che alle parole un buon politico deve far seguire i fatti. Se si fa appello all’unità d’intenti su opere ritenute strategiche per la Toscana non si può, al contempo, mettere in piedi uno show polemico con il solo fine di raccattare due voti”.