ISOLA DEL GIGLIO – Una tempesta incredibile quella che ieri ha colpito isola del Giglio e in particolare la zona di Giglio Porto. L’allerta meteo mareggiate di colore rosso si è così trasformata in una tempesta devastante che si è abbattuta contro l’isola. Tanti i danni che il mare e il vento hanno provocato. E dopo la devastazione di ieri c’è chi oggi chiede a gran voce con una petizione di realizzare interventi migliorativi al Porto per proteggere meglio l’isola (Leggi anche:La tempesta perfetta: a Giglio le immagini impressionanti. GUARDA video).
«Prima di iniziare a definire lo scopo di questa petizione – si legge nel testo della petizione che è arrivato stamattina in redazione – è d’obbligo una premessa parte sostanziale di tutta la richiesta. I firmatari non hanno la presunzione né di sostituirsi alle parti chiamate in causa né di essere i portatori assoluti della verità ma soltanto di presentare all’opinione pubblica i fatti e le situazioni che hanno determinato una situazione che ormai è al trabocco. Come tutti sapranno il porto di Isola del Giglio è stato interessato,negli ultimi anni, a dei lavori di ristrutturazione che hanno portato al rifacimento del molo sopra flutto (molo rosso per intenderci) che avrebbe dovuto mettere in sicurezza l’attuale bacino portuale».
«Già le prime avvisaglie di una situazione che man mano è poi degenerata, le abbiamo avute con il rifacimento del pontile di attracco delle navi traghetto che ha visto trasformata la propria struttura da pontile su pali a pontile chiuso, praticamente un parallelepipedo all’interno del porto che viene colpito ripetutamente da tutti i venti del primo quadrante creando una barriera dove il mare va a cozzare e crea un moto ondoso all’interno del bacino di evoluzione. Il tutto causa un’enorme difficoltà non solo per le navi traghetto che si trovano ad operare in questa situazione né tantomeno per le numerose imbarcazioni ormeggiate all’interno della struttura adibita ad ormeggi comunali essendo tale posto barca non più sicuro».
«La situazione si è particolarmente aggravata con il rifacimento del molo rosso dove la parte finale esterna e l’area di fronte al faro non sono state fornite della scogliera prima esistente il così detto “riccio” creando una situazione che con i venti di scirocco il mare sbatte contro questa barriera finale ed entra direttamente nel porto creando un’onda particolarmente irrequieta che sbatte nei pontili galleggianti e da ultimo trova la barriera del banchinamento tra la radice del molo stesso e la biglietteria della Soc. Toremar. Il continuo sbattere del mare a banchina ha creato lo svuotamento di tutta la parte retrostante e proprio stamani (28 ottobre 2018) abbiamo assistito a dei soffioni causati dalla forza del mare che spingevano l’acqua all’altezza dell’area destinata a mercato».
«La situazione non è migliore nella parte interessata dagli attuali lavori! La spiaggia riportata all’altezza dell’area dove insistono i pennoni delle bandiere del Palio Marinaro e la veranda del Bar Rosa è stata quasi tutta risucchiata dal mare e la stessa situazione si è creata nella darsenetta di fronte all’Agenzia Brandaglia dove la sabbia riportata e stata quasi tutta inghiottita dal mare andando a riempire quel poco fondale che era stato ricreato. L’ultimo tratto del molo verde, rifatto completamente nuovo, crea una risacca indescrivibile in quanto l’onda che va a sbattere nel tratto di banchina vuota internamente torna indietro causando un moto ondoso che addirittura sale sul molo. E pensare che doveva essere la parte del porto più sicura!».
«Appare evidente che debbano essere prese delle decisioni in merito non più’ procrastinabili perché ormai il nostro porto non è più sicuro! Ci rivolgiamo al Provveditorato alle Opere Marittime, all’Autorità Portuale ed al nostro Comune perché si facciano promotori delle nostre istanze e avviino l’iter necessario alla soluzione dei problemi evidenziati primo fra tutti il rifacimento della scogliera esterna al molo rosso e la creazione del “riccio” intorno al faro. I sottoscritti cittadini ringraziano anticipatamente ed invitano gli Enti interessati a partecipare ad un incontro pubblico nella data e orario che riterranno più opportuno, al fine di evidenziare meglio con foto e filmati la situazione in premessa descritta».