GROSSETO – “E puntualmente arrivano le offese e gli sfottò del sindaco di Grosseto verso i consiglieri del Movimento 5 stelle”. L’accusa arriva dai consiglieri portavoce dei grillini, Perruzza, Amore, Lembo e Pisani.
“Il primo cittadino – scrivono – quando è in difficoltà dà il peggio di sé ma il vero motivo dei suoi eccessi è ormai acclarato: le opposizioni gli danno sui nervi, soprattutto quelle a cui copia i punti del programma. E qui emerge il cinico quanto spudorato utilitarismo del primo cittadino che in campagna elettorale loda le politiche del Movimento in tema di rifiuti, facendo sorgere nell’elettorato la speranza di un vero cambiamento delle politiche in materia di Ato salvo poi, una volta eletto, rimangiarsi tutto: contestando assurdamente l’incompetenza dei portavoce del Movimento e senza dire una sola parola sui programmi”.
“Un giorno – insistono – li considera grandi esperti in materie importanti come i rifiuti e il giorno dopo dà loro degli ignoranti. Il suo comportamento si fa ancor più imbarazzante quando, come in quest’ultimo caso, giudica i consiglieri del M5S approssimativi, arroganti e soprattutto politicamente impreparati, mentre sta ricalcando proprio uno dei punti fondamentali del programma M5S, ovvero la convenzione con l’Università di Siena per l’attuazione del progetto legalità, sicurezza e convivenza civile. Così ha fatto anche tempo addietro, sul tema rifiuti. Ma andiamo oltre, del resto come poter credere a quello che dice? I consiglieri del M5S svolgono il loro ruolo, fanno opposizione: incalzano, controllano, sollecitano, stimolano, criticano. E non ci provi nemmeno, il Sindaco, a metterci in contrasto con l’università di Siena. Conosciamo bene la professionalità e la competenza del professor Ferretti e della professoressa Coluccia con i quali abbiamo elaborato il programma nella parte di loro competenza, nel 2016. Ma conosciamo anche il sindaco dei proclami, il sindaco dei tavoli (vedi quello sul biogas rimasto apparecchiato), il sindaco dei selfie, il sindaco delle promesse mancate, delle promesse disattese”.
“È stata una componente importante della sua stessa maggioranza – attaccano i grillini – a dichiarare quanto poco sia stato fatto in tema sicurezza.- Abbiamo abbondantemente superato il secondo anno di consiliatura e le promesse fatte in campagna elettorale, quasi interamente dedicate alla sicurezza dei cittadini, sono rimaste tali. Solidarietà alla consigliera Pepi Dell’assessorato alla sicurezza, in effetti, rimane soltanto il nome, in quanto non ha risorse a disposizione, né economiche, né umane. In pratica non è cambiato niente. Dove sono i vigili a cavallo? Qualcuno ha avvertito la loro presenza e quella dei cani antidroga? E la riorganizzazione del corpo della polizia municipale? Dove sono i vigili di quartiere? Dove sono i nuovi assunti? E i nuovi reparti in moto? Qualcuno ha visto girare i vigili urbani dopo l’una di notte come promesso? E la nuova formazione del personale operativo? I nuovi strumenti di autotutela?”
“Stai a vedere – concludono i consiglieri – che l’unico vero grande traguardo che il Sindaco di Grosseto raggiungerà, a metà legislatura, sarà proprio il punto del programma che ha letteralmente copiato dal M5S. Del resto lo dice anche un vecchio proverbio: chi disprezza, compra. E finché “acquista” pezzi del nostro programma elettorale ci va anche bene. Stia attento però, il prezzo in questo caso è la sua credibilità”.