CAPALBIO – «Ho seguito la vicenda per la cittadinanza onoraria del Signor Asor di Rosa, venendone a conoscenza di tale iniziativa solo perché alcuni cittadini si sono molto lamentati. Ieri però ho visto che qualcuno ha replicato e mi sono accorto di esser stato chiamato in causa per aver proposto e poi assegnato, come sindaco di quel periodo, la cittadinanza onoraria a Niki de Saint Phalle» a parlare, in una nota, è l’ex sindaco di Capalbio, Gastone Franci.
«Niki de Saint Phalle – prosegue l’ex sindaco – era una donna speciale, un’artista famosa che ha vissuto a Capalbio per molti anni, sia nel periodo estivo che invernale e ha realizzato a Garavicchio la sua opera maxima, un museo all’area aperta di un fascino unico, diventato famoso nel mondo. Oltre che aver donato Nana, una meravigliosa Fontana inserita a ridosso delle mura del centro storico. Per il Giardino come per la fontana molte persone, ospiti di strutture, giornalisti, scolaresche, gruppi, esperti di arte mondiale, oggi arrivano a Capalbio da tutto il mondo, personalmente quest’anno ho incontrato ospiti de Il Giardino provenienti dal Giappone. Il giardino movimenta oggi 100.000 visite annue. Niki oggi per molti, dopo la sua dipartita è considerata un mito e molte sue opere sono in Europa e nel mondo. Processioni di persone da aprile a ottobre sono in fila per osservare e percorrere i vialetti di quel magico Giardino e a Capalbio da tutto il mondo vengono generate presenze delle quale molte aziende locali ne traggono beneficio. A questo punto mi piacerebbe, capire il nesso tra i due personaggi?»
«Io sono ormai un uomo in pensione – sottolinea Franci – un genitore, un nonno felice e non voglio fare nessuna polemica politica. La mia è solo un’osservazione costruttiva e propositiva però, sarei felice di comprendere cosa ha fatto questo signore per Capalbio. Per coerenza e esser realmente propositivo, se mai dovessi segnalare una candidatura per una nuova cittadinanza onoraria, mi permetterei di suggerire il nome di una ragazza, bella, giovane, di successo e della quale tutti i Capalbiesi residenti sono fieri. I suoi genitori sono di Capalbio e vivono a Capalbio».
«Le sue ricerche – conclude Franci – hanno ottenuto grandi successi in termini tecnologici applicati alla medicina, il suo nome è dottoressa Sheila Russo».