GROSSETO – I dati raccolti per l’a.s. 2016/2017 mostrano come il totale degli alunni con disabilità sia cresciuto dell’8,3%, più di 20mila casi nuovi, rispetto all’ultimo dato pubblicato dal MIUR relativo all’a.s. 2014/2015. La percentuale degli alunni con disabilità è di circa il 2,9% sul totale, pari a 254.366 bambini e ragazzi. I dai del MIUR mostrano che il 93% degli alunni con disabilità frequenta scuole a gestione statale, mentre le scuole paritarie accolgono il 5,3% e quelle non paritarie l’1,3%. I bambini stranieri con certificazione sono circa il 12,5%del totale riconosciuto.
A livello territoriale si evidenzia una diversa distribuzione degli alunni con disabilità, con notevoli differenze anche tra le singole regioni. Nel complesso del territorio nazione varia dal 2,9% al 3,1%, quest’ultima propria delle regioni centrali. Riguardo le tipologie di disabilità si evidenzia: nel 96,1% disabilità psicofisica, soprattutto di tipo intellettivo (67,9%); l’1,5% è relativa alla disabilità visiva e il 2,4%è una disabilità uditiva.
Probabilmente non sono aumentati i casi di disabilità ma è aumentata la sensibilità delle famiglie e dei medici di riferimento per certificare disabilità o disagi prima non considerati.
Relativamente alla situazione della provincia grossetana, i dati rilevabili daLl’Ufficio scolastico provinciale, sono 777 alunni disabili su un totale di 26.104 studenti.
RIEPILOGO AMBITO PROVINCIALE |
Alunni Totali |
Alunni con disab (L.104) |
Alunni con gravità (art. 3 c. 3 L. 104) |
|
INFANZIA |
TOTALE n. 20 istituti |
3.294 |
71 |
56 |
PRIMARIA |
TOTALE n. 21 istituti |
8.450 |
242 |
108 |
I GRADO |
TOTALE n. 21 istituti |
5.469 |
185 |
59 |
II GRADO |
TOTALE n. 11 istituti |
8.891 |
279 |
90 |
Totale |
26.104 |
777 |
313 |
Dietro ai numeri ci sono ragazzi, famiglie, insegnanti e un sistema pieno di criticità e lacune. A livello nazionale mancano 12mila insegnanti di sostegno.
A livello grossetano la Consulta per le disabilità ha constatato con rammarico che gli istituti tecnici non hanno provveduto ancora o lo stanno facendo in questi giorni alla nomina degli insegnanti di sostegno. «Qualunque sia il motivo di questo notevole ritardo – si legge nella . nota della Consulta -, amministrativo, burocratico, legale, non può e non deve avere ripercussioni sulla inclusione scolastica dei ragazzi disabili fin dall’apertura della scuola, come previsto inoltre dalle normative vigenti. A oltre un mese, dall’inizio delle lezioni è inconcepibile che vi siano ragazzi disabili a casa per mancata nomina di insegnanti di sostegno, modalità che aumenta il loro disagio quotidiano e non facilita l’inclusione».
«La Consulta, inoltre, attende percorsi nelle scuole di primo grado con assegnazione delle insegnanti di sostegno senza soluzione di continuità, come valore per l’intera classe e per garantire ai minori in difficoltà, validi e costanti riferimenti nel processo educativo e nella relazione interpersonale».