GAVORRANO –In seguito alla notizia dell’imminente installazione di un traliccio di ferro, alto 43 metri al parco della Finoria, sui social network molti cittadini hanno espresso la loro rabbia contro la decisione dell’amministrazione precedente di affittare a un’azienda di telecomunicazioni grossetana una parte del suolo pubblico per installare il proprio impianto. Ma l’antenna della discordia fa discutere anche la piazza del paese minerario. Qui il disappunto non è virtuale, come talvolta accade, quando sulla tastiera le parole “scandalo”, “protesta” e “raccolta firme” corrono veloci. Agli abitanti del borgo medievale non piace proprio l’idea di un obelisco metallico sopra le proprie teste, o almeno è quello che si percepisce parlando con alcuni residenti e commercianti di Gavorrano.
Dietro il banco del bar della piazza, Marco si dichiara perplesso. «Il luogo –dice- in cui vogliono mettere l’antenna, era l’unico spazio verde rimasto incontaminato, un posto dove la gente va a mangiare. 43 metri è davvero alto, si vedrà da lontano e da ogni angolazione, ma a parte l’impatto ambientale, sono anche un po’ preoccupato per la nostra salute. Non sarà dannoso»?
Anche Linda Bartalini, che abita proprio alla Finoria, è scettica. «E’ risaputo –dice- che avere dei ripetitori vicino a casa possa comportare dei rischi per la salute. Non so davvero in che entità ma secondo me non è un aspetto da sottovalutare.
Fino alla scorsa settimana quando l’ho letto sui giornali, non avevo idea che ci fosse un progetto per installare un’antenna lassù. All’interno di uno spazio verde pubblico, non solo ha un brutto impatto ma soprattutto non è un buon biglietto da visita per Gavorrano».
Quello che più disturba gli abitanti è la sensazione di subire le cose dall’alto, senza essere presi in considerazione. «Capisco –spiega ancora Linda- la necessità del Comune di rimpinguare le casse ma ci sono modi e modi. E’ una decisione discutibile, presa senza alcuna coerenza di fondo e ormai sembra che non si possa fare più niente per fermare l’installazione. Perché nessuno è stato coinvolto? Tra l’altro, questa è una zona depressa e lassù c’è un campeggio che da anni fatica a essere venduto. L’antenna non sarà certo un incentivo».
«Non ne avevamo già abbastanza antenne a Gavorrano? –si chiede anche Alvaro Bonelli-. Quel bel piazzale della Finoria, che tra l’altro in estate serviva anche come parcheggio durante le manifestazioni, verrà completamente sconvolto. Si sa che funziona così, le società pagano e questo sembra bastare come criterio. Secondo me, a Gavorrano c’era la possibilità di mettere le antenne lontano dalle abitazioni, ma la politica come sempre ha voluto fare le sue scelte».
«E’ l’ennesimo danno al nostro piccolo borgo- afferma anche la panettiera Antonella- ma ormai cosa possiamo fare?». Infatti, per il momento nessuno si è fatto promotore di azioni di protesta anche perché a cose fatte è difficile tornare indietro e il Comune andrebbe incontro a sanzioni pesanti in caso non mantenesse gli accordi presi con l’azienda.