ARCIDOSSO – È botta e risposta ad Arcidosso attorno alla “Castagna in festa”. «Chi innalza vessilli di partito umilia una comunità» afferma il locale circolo Pd «Castagna in Festa è la vetrina di Arcidosso, nella nostra regione e in Italia. Appartiene ad una comunità, alla sua storia millenaria e alle sue radici. È in questi momenti che si dovrebbero ammainare le bandiere e rappresentare, uniti, la forza di un territorio. È con questo spirito che imprenditori, commercianti, associazioni, volontari stanno producendo il massimo sforzo per rendere più accogliente ed ospitale il nostro borgo».
«C’è invece chi ha pensato, come Fratelli d’Italia, di rompere il tratto identitario comune e sventolare i suoi vessilli all’interno della festa, distribuendo la sua propaganda. Niente di illegale ma una caduta di stile che non ci saremmo aspettati – continua il Pd di Arcidosso -. Noi del PD non lo faremo. Preferiamo mischiarci tra gli operatori e gli organizzatori senza mostrare nessuna giacca se non quella che appartiene a tutti gli abitanti di Arcidosso, per far sì che la Festa valorizzi il lavoro fatto da tutti e dia riscontri economici per tutti».
«Il PD pare non essere abituato ad avere un civile e democratico contraddittorio politico tanto che un semplice banchetto di FDI li ha messi in crisi – risponde Fabrizio Rossi portavoce provinciale di Fratelli d’Italia -. Il fatto che la destra politica incontri i cittadini per due ore la mattina del sabato, in una strada o in una piazza (ma il banchetto era in un’area privata) ha fatto sobbalzare il dormiente partito democratico che ha mandato addirittura il sindaco a dirci che la nostra presenza non era gradita. Eppure non si comprende quale motivo (più o meno democratico) avrebbe dovuto distoglierci dall’incontrare i cittadini amiatini e i loro rappresentanti locali ai margini di una meravigliosa festa, che non mi pare si chiami festa dell’Unità, la tradizionale festa di Arcidosso è aperta a tutti e quando si dice tutti vale anche per quelli che non sono graditi al PD di Arcidosso».
«Nella legalità abbiamo chiesto di poter essere presenti e legalmente siamo stati presenti per poche ore con il nostro materiale. Lo sappia il PD, non siamo venuti a disturbare la “vostra” festa, siamo venuti e siamo stati accolti da coloro che vivono Arcidosso e l’Amiata, che sono i commercianti, gli operai, imprenditori e professionisti e tantissimi cittadini che con noi si sono intrattenuti, perché sono stanchi della vostra arroganza e delle vostra fallimentare amministrazione. Non avevamo “giacche” ma evidentemente abbiamo disturbato il sonno del partito democratico locale e del suo sindaco. Continuate pure a riposare, potete dormire sonni tranquilli, a mischiarvi con i poteri forti come avete fatto da sempre, tra poco saranno i cittadini a svegliarvi con il loro voto, ma non dite a Fratelli d’Italia cosa è lo stile perché proprio dal partito democratico non è possibile accettare lezioni di nessun genere».