Quante volte vorremmo che il nostro impegno fosse riconosciuto e apprezzato per lo sforzo che effettivamente ha richiesto e quante volte, invece, capita che nessuno se ne accorga oppure che sottovaluti quanto ci è costato. Quanto è bello, invece, quando qualcuno – magari con una pacca sulla spalla – ti riconosca il merito di quel che hai combinato di buono e ti incoraggi a proseguire.
In maremmano c’è un’espressione che a volte si può usare proprio per dire che effettivamente la persona che si ha davanti si è impegnata, ci ha messo energia. L’espressione è questa: “Ti ci sei messo di buzzo bono!” E’ un modo forse non elegantissimo, ma efficace per riconoscere l’impegno altrui.
E’ come dire: hai lavorato ventre a terra. Ma vuoi mettere il gusto che c’è a dire “buzzo” piuttosto che “ventre”? Il buzzo è la pancia, quella magari anche ben pronunciata. E dire a uno: “Ti ci sei messo di buzzo bono!” è riconoscere che, sì, davvero ci hai dato dentro e ci hai messo energia raggiungendo magari un buon risultato. In maremmano bastano poche parole per dirlo. E anche efficacemente.
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