GAVORRANO – Un obelisco di metallo, ovvero un traliccio di ferro alto 43 metri per l’installazione di antenne della telecomunicazione, spunterà nel parco della Finoria. E’ quanto sollevato tramite un’interrogazione dell’opposizione Movimento Gavorrano Bene Comune al sindaco di Gavorrano Andrea Biondi, in cui la consigliera Patrizia Scapin chiede al primo cittadino come procedere nei confronti dell’azienda Empire srl di Grosseto, alla quale è stata rilasciata la concessione del terreno (nella foto il luogo dove dovrebbe sorgere il traliccio).
I permessi di costruzione insieme al contratto d’affitto, com’è emerso dal consiglio comunale svoltasi ieri sera, sono stati rilasciati dal sindaco uscente Elisabetta Iacomelli tre giorni prima della fine del suo mandato con una delibera di giunta il 7 giugno scorso. L’impianto di radiocomunicazione, effettivamente in regola con il regolamento comunale vigente e le leggi nazionali sulla salute pubblica e l’inquinamento elettromagnetico, lascia comunque perplesso da un punto di vista ambientale, come ha affermato la consigliera Scapin. Il primo cittadino ha definito la scelta dell’ex sindaco Iacomelli «una mancanza di attenzione di chi sarebbe venuto dopo».
«La precedente amministrazione –ha detto Andrea Biondi- nel 2014 ha definito il regolamento comunale delle antenne in cui sono state individuate alcune zone in cui le società possono installare le loro antenne. Tra questi luoghi era stato stabilito anche il piazzale della Finoria. In seguito la società grossetana ha fatto la richiesta di installare il proprio impianto e gli è stato concesso. Quando sono arrivato io, il contratto d’affitto era già stato registrato e l’autorizzazione a costruire non era più bloccabile».
«Quindi –procede Biondi- oggi non posso fare altro che dichiararmi critico e sinceramente questa cosa mi impone una seria riflessione. Il regolamento delle antenne andrà revisionato; è stato scritto e firmato solo da tecnici senza tenere in considerazione l’impatto ambientale o le valutazioni politiche di un territorio, proprio perché riguarda solo i luoghi in cui le antenne funzionano».
Un altro aspetto da considerare è anche il fatto che la vendita del campeggio, che si trova nelle dirette vicinanze dell’installazione, potrebbe risentirne. Da anni il campeggio della Finoria fa parte dei beni comunali da allineare e, dopo numerose aste andate a vuoto, il Comune è passato alle trattative private ma finora senza risultato. Non solo. Le antenne delle comunicazioni sono da anni un tema risentito, non solo politico. Nel 2015, sempre durante la legislatura Iacomelli, la Vodafone ricevette la concessione per installare un’antenna molto meno alta (16 metri), sempre nella zona del monte Calvo, che suscitò numerose polemiche sia tra la popolazione sia a livello politico.