Non è difficile notare come il web ha cambiato radicalmente il nostro stile di vita e le nostre abitudini, tanto da tracciare un solco netto fra le vecchie generazioni, che di internet sanno ben poco, e i giovani, perfettamente a loro agio (e a volte dipendenti) dalle possibilità che offre.
Le email, i social come Facebook e Twitter, e più recentemente Whatsapp hanno rivoluzionato il nostro modo di comunicare e di mantenerci in contatto. Chi ricorda più i vecchi tempi in cui per contattare un amico bisognava inviare un sms? Senza contare che sono il nuovo veicoli di informazione: non è un caso, ad esempio, che i politici utilizzino ormai soprattutto i canali social per le campagne elettorali o per comunicare con i propri elettori; senza contare che anche le istituzioni affidano a Twitter e Facebook messaggi e comunicazioni importanti.
Ma la rivoluzione è anche soprattutto dal punto di vista della libertà di parola. Sui social chiunque può esprimere la sua opinione, discutere, trovare chi la pensa come lui. Se prima i mezzi di diffusione dell’informazione erano pochi e “controllati” (tv, radio, quotidiani), adesso chiunque ha l’opportunità di far valere il proprio punto di vista. Indubbiamente una conquista, ma che ci obbliga a fare attenzione a come viene utilizzata. La diffusione delle fake news e dei cosiddetti hater (chi utilizza internet per offendere o attaccare qualcuno) è un esempio della deriva, indubbiamente negativa, che questo nuovo diritto di espressione porta con sé.
Anche il nostro modo di fare acquisti è stato radicalmente modificato dalla “rivoluzione digitale” di questi ultimi anni. L’e-commerce è una realtà, ed è una tendenza in continua crescita. Basta dare un’occhiata ai numeri per capire la portata del fenomeno: nel 2016, nel nostro paese circa 19 milioni di persone hanno utilizzato internet per fare acquisti (circa il 30% della popolazione del nostro paese), mentre il 60% degli italiani a spulciato almeno una volta sul web alla ricerca di un prodotto particolare. Acquistare online è ormai la normalità. D’altronde, non è difficile capire perché: spesso i siti di e-commerce offrono promozioni particolarmente convenienti e garantiscono una possibilità di scelta maggiore. Per le aree più isolate, come paesini di provincia o frazioni, in cui magari per raggiungere un grande magazzino c’è bisogno di spostarsi nella città più vicina, la possibilità di fare acquisti semplicemente dal pc di casa e di farsi consegnare il tutto a domicilio è di per sé una piccola rivoluzione.
Un esempio. Online è possibile trovare, su uno dei tanti siti che raccolgono volantini e offerte, il catalogo Tupperware 2018. Può sembrare una cosa scontata, ma Tupperware è un’azienda che ha sempre basato il suo sistema di vendita sugli incontri con un venditore di fiducia, non sulla vendita al dettaglio in negozio. Il fatto che abbia abbracciato la filosofia delle vendite via web è indicativo di quanto l’e-commerce sia diffuso ovunque, arrivando ad essere a volte il nuovo standard per molto acquirenti.
Internet, insomma, modificato a volte in maniera radicale la nostra società. Una rivoluzione che ha portato innumerevoli benefici, ma che richiede di ancora più attenti all’utilizzo che facciamo di questo strumento dalle possibilità enormi.