GROSSETO – Fissata per il prossimo giovedì 17 ottobre presso il TAR Toscana la Camera di Consiglio per la trattazione dell’istanza cautelare inerente il ricorso presentato dalle associazioni LIPU, WWF, ENPA, LAV e LAC contro il Calendario Venatorio della Toscana 2018/2019.
Nella seduta si deciderà l’accoglimento o meno della richiesta di sospensiva e ammissibilità del ricorso presentato dalle associazioni proponenti, che come noto, avevano sollevato numerosi profili di illegittimità su varie parti del Calendario approvato dalla Giunta.
Un passaggio molto delicato ed importante per il mondo venatorio toscano che si vede nuovamente minacciato nella certezza del venatoria già avviata; ciò sta generando, al di là di ogni aspetto di merito, sconcerto e disorientamento tra i cacciatori. A difesa del calendario e soprattutto per fornire un contributo aggiuntivo e puntuale alle controdeduzioni che saranno presentate dalla Regione Toscana nella Camera di Consiglio, Federcaccia Nazionale e quella Toscana assieme alla Confederazione Cacciatori Toscani, si sono costituite ad “opponendum” e pertanto a fianco della Regione.
Un atto concreto in quanto parti interessate alla difesa dei legittimi interessi degli associati e di tutti i cacciatori, che ha portato le Associazioni e la Confederazione a presentare una nutrita serie di argomentazioni a sostegno della richiesta di rigetto, inammissibilità o improcedibilità sul ricorso e di non accoglimento della sospensiva. Una decisione necessaria quella assunta da Federcaccia e CCT per difendere i diritti dei cittadini cacciatori contro coloro che ormai, in modo sistematico, utilizzano l’arma dei ricorsi e dei tribunali come strumento di destabilizzazione e di aggressione verso una attività legittima e come parte di una battaglia ideologica anticaccia. Una battaglia sviluppata con tutti i mezzi possibili e con la complicità di gran parte dei mass media. Per le associazioni e la CCT essere parte attiva di questa battaglia rappresenta un atto di rispetto verso la caccia e i cacciatori ma anche, un modo per riaffermare la difesa di un Calendario pienamente rispettoso delle indicazioni scientifiche e della conservazione delle specie selvatiche.