FOLLONICA – Sala Tirreno al completo, interesse, interventi a ripetizione, hanno caratterizzato la presentazione, a Follonica, del libro “Cittadini senza Politica. Politica senza Cittadini” della professoressa torinese Valentina Pazé , componente nazionale dei circoli di Libertà e Giustizia.
I consensi sono stati unanimi, con il dibattito che è continuato, in sala e fuori, per l’attualità degli argomenti che libro e oratori hanno sollecitato. E’ stato Nicola Giordano, presidente dell’ANPI follonichese, ha cominciare ringraziando i numerosi presenti, l’amministrazione comunale, gli altri oratori e in particolare Paolo Dolfi ( di Libertà e Giustizia e del’Anpi), per l’impegno serio e continuo nell’organizzazione. Lo stesso Dolfi nel tratteggiare opera e contenuti di Valentina Pazè (ringraziata per la disponibilità) ha ricordato, tra l’altro, come ”la crisi della politica, datata dagli anni ’90, si intreccia con la disinvolta attuazione a cui la Costituzione è sottoposta anche in quest’ultimo period0” e come “partecipazione, rappresentanza e sovranità del popolo appaiono sempre più sbiadite.
“Lucida, chiara ed agile” è apparsa l’esposizione della Pazè. Comprensibili anche le tesi del suo libro (si trova nella libreria Chiti & Semboloni di via Roma), in cui affronta, tra l’altro, con riferimenti storici, partendo da Aristotele, la crisi della Democrazia, che appare oggi sempre più una “democrazia dei demagoghi, cioè degli adulatori del popolo”, per i quali “sovrana è la massa e non le leggi democratiche.
L’autrice in chiusura ha comunque invitato all’ottimismo, con l’auspicio che: “ la possibilità di superare la crisi, di una ripresa, o di un nuovo inizio, dipenderà dal fatto che le strade dei cittadini e quelle della politica tornino, in qualche modo, ad incontrarsi.” Applaudito è stato anche l’intervento di Paolo Bertini della sezione Soci Unicoop Follonica – Castiglioni P., che ha concluso con la citazione ironica ” quando si è toccato il fondo si può sempre iniziare a scavare”.
Nel dibattito successivo sono intervenuti, tra gli altri, sottolineando i vari aspetti della crisi e indicando le possibili soluzioni: Toni Sartori, Gianni Baiocco, Rosanna Gentile, Aurelio Palazzoni, Renato Tonelli, Enrico Calossi, Adolfo Turbanti, Claudio Saragosa.