GROSSETO – «Con molto piacere prendo atto che le associazioni venatorie, dopo il mio intervento, stanno cercando di rimediare, frugando nei verbali e nelle dichiarazioni per vedere di trovare argomenti che possono mettere in difficoltà la Federcaccia e il Presidente dell’ATC GR Sud» a parlare è il presidente territoriale di Federcaccia, Luciano Monaci, in una nota.
«Mi sembra poco proficuo – continua Monaci – evidenziare continui dissapori e battibecchi che dividono il mondo venatorio e i cacciatori maremmani. Basta rivedere le decisioni prese e cambiare gli atti adottandone altri, altrimenti sono solo chiacchiere che non servono a nulla. Ero preoccupato e lo rimango per le forzature che vengono fatte per trasformare la caccia al cinghiale in caccia di selezione, però visto che siamo tutti favorevoli, basta rivedere le scelte fatte e cambiare direzione. Per quanto riguarda la fascia dei 400 metri “Buffer”, sino ad oggi ben gestita dai distretti dei cinghialai, mi sembra intelligente ricordare che se non venisse ben gestito e i danni aumentassero, dovremmo prendere provvedimenti onde evitare l’incremento dei danni all’agricoltura, provvedimento adottato dall’ATC GR Sud e votato all’unanimità, pertanto, tutti d’accordo».
«Colgo l’occasione, visto che non sarebbe tanto difficile trovare soluzioni e convergenze – aggiunge il presidente – cominciare a pensare di unire quelle poche forze che rimango cercando di ottenere più risultati possibili, favorendo cacciatori e agricoltori, evitando così di fare sponda ad un mondo animalista fondamentalista, intento solo a distruggere la caccia, per sempre».
«Per fare questo è necessario – conclude Monaci – anche, partecipare alle sedute del comitato dell’ATC evitando di far saltare il tavolo, allontanando così preoccupazioni nei cacciatori e negli agricoltori. Siamo ad un bivio, possiamo con orgoglio affermare che i nostri ATC stanno dando buoni risultati, grazie a tutti, attenti a non innescare preoccupazioni e perplessità da parte delle istituzioni buttando benzina sul fuoco».