GROSSETO – «Quello che è accaduto ieri durante il consiglio comunale è sintomo di una maggioranza che non esiste più. L’acquisto dei fondi della farmacia comunale in Via Litoranea, fa litigare la maggioranza e il Consiglio Comunale viene sciolto anticipatamente per mancanza del numero legale». Così si legge nella nota congiunta di Sandro Marrini e Agostino Ottaviani, capogruppo rispettivamente di Forza Italia e Fratelli d’Italia.
«A questo punto ci auguriamo due passaggi istituzionali forti: che le tanto sbandierate dimissioni della Presidente dell’Azienda Farmaceutica Municipalizzata di Follonica, Chiara Marchetti, siano reali e che quindi faccia un passo indietro; passo indietro che deve fare soprattutto il Sindaco Andrea Benini, il quale non ha più una maggioranza politica a sostenerlo».
«Di questa mancanza di maggioranza il Sindaco ne deve prendere atto, e per onestà verso la cittadinanza rassegnare le dimissioni e portare così il municipio ad elezioni con un quadro politico chiaro. Nel merito come FI e FDI sempre abbiamo parlato di inopportunità politica inerentemente all’acquisto di quel fondo della farmacia comunale. Per decenni abbiamo urlato contro quei canoni di affitto pagati da quarant’anni, con i medesimi soldi pagati in questi decenni per la locazione già anni fa avremmo potuto acquistare un fondo commerciale per la Farmacia Comunale, senza sperperare i danari dei cittadini».
«Ed è da qua che la giunta Benini tira fuori il coniglio dal cilindro e propone l’acquisto del fondo commerciale di via Litoranea, fondo che vede come proprietario l’ex assessore di centrosinistra Marcello Ranieri, compagno dell’attuale assessore Barbara Catalani».
«Non solo per decenni il Comune di Follonica gli ha pagato l’affitto del fondo commerciale, senza mai pensare ad acquistarlo uno proprio, ma a pochi mesi dalle elezioni, in un contesto politico toscano dove il centrosinistra perde in tutte le proprie roccaforti, la giunta Benini propone l’acquisto di quel fondo commerciale».
«Come Forza Italia e Fratelli d’Italia vediamo una totale inopportunità in questa decisione. Una inopportunità politica: non si può pensare che una amministrazione a fine mandato, con una incerta legittimità politica, visto il “semestre bianco”, vada ad acquistare a debito, cioè aprendo un un mutuo, il fondo commerciale del compagno dell’assessore Catalani, per carità sicuramente non vi sono illeciti giuridici, e lo vada a fare dopo quarant’anni di affitto nell’incertezza del risultato elettorale della prossima primavera».
«Noi continuiamo ad affermare che un fondo commerciale vada acquistato, che sia folle pagare 70.000 euro l’anno di affitti per le farmacie comunali, ma sicuramente giudichiamo errato politicamente andare ad acquistare proprio quel fondo commerciale, dove traspare un sottile conflitto di interesse, magari non giuridico, ma politico e morale».